1. L’ultimo anno di superiori


    Data: 29/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Lesbo Autore: miciabirbante, Fonte: RaccontiMilu

    ... dirò?
    
    Tentennò un momento, ma come vide che riprendevo in mano il cellulare si affrettò a fare un cenno di assenso.
    
    – Non ho sentito.
    
    – Sì.
    
    – Sì, cosa?
    
    – Sì, sono disposta a fare quello che mi dirai. ‘ rispose lei distogliendo lo sguardo.
    
    – Padrona. ‘ aggiunsi io.
    
    – Casa?
    
    – Sì, sono disposta a fare quello che mi dirai, padrona. ‘ le feci cenno di ripetere.
    
    Ingoiò di nuovo e si portò una ciocca di capelli biondi, che le era sfuggita dalla coda di cavallo, dietro l’orecchio. Poi prese fiato.
    
    – Sì, sono disposta a fare quello che mi dirai, padrona. ‘ era sul punto di scoppiare a piangere di nuovo.
    
    – Punto primo, non piangere mai in mia presenza. ‘ enunciai camminando verso il letto ‘ Punto secondo, non fare domande: ubbidisci e basta.
    
    – Sì’ padrona. ‘ disse lei, tornai sui miei passi per farle una carezza sulla guancia.
    
    – Brava, impari in fretta. ‘ le mormorai io vicino al viso ‘ Ora baciami.
    
    Si raggelò, rimanendo lì a fissarmi con gli occhi spalancati.
    
    – Allora? ‘ usai un tono aggressivo e la vidi sobbalzare.
    
    – Sì, padrona.
    
    Si sporse verso di me e poggiò le sue labbra alle mie. Erano morbide e arrendevoli, non dure e ‘pretenziose’ come quelle dei ragazzi. Gliele stuzzicai con la lingua, ma lei rimase lì impalata. Sospirai allontanando un poco dal suo viso. Sarebbe stata dura ammaestrarla.
    
    – Voglio un bacio vero, non da bambini dell’asilo. ‘ l’ammonii afferrandola per un braccio ‘ Baciami come baciavi Tom. Immagina che ...
    ... io sia lui.
    
    Lei annuì, gli occhi sempre lucidi, ma intenzionata a non trasgredire i miei comandi. Avvicinò il suo viso al mio e poi lo prese fra le mani. Il bacio, all’inizio, fu timido ed esitante. La sua lingua stuzzicava le mie labbra e quando io le schiusi, si avventurò timorosa nella mia bocca. L’afferrai per i fianchi e me la tirai contro mentre, vorace, approfondivo quel bacio esplorandole tutta la bocca e mugolando di piacere.
    
    Mi staccai e un filo di bava le si posò sulle labbra. Era eccitantissimo vederla lì così, con lo sguardo vacuo e la bocca semiaperta, mentre le labbra erano lucide e invitanti. Mi staccai da lei di malavoglia e mi andai a sedere sul letto.
    
    – Spogliati!
    
    – Come?
    
    – Hai già dimenticato la seconda regola? Niente domande, esegui solo gli ordini, altrimenti’ – la guardai minacciosa e lei tornò ad ingoiare.
    
    – Sì, padrona. ‘ cominciò a sfilarsi di corsa il giacchino.
    
    – No, non così. ‘ scossi la testa con aria esasperata e alzando gli occhi al cielo ‘ Non sai ancora niente? Eppure Tom ti ha ripassato per bene. Vero, troia?
    
    Lei rimase con il giacchetto sollevato all’altezza del seno e chiuse gli occhi: era umiliata dal modo in cui le parlavo e la cosa mi piaceva.
    
    – Ti ho fatto una domanda! Tom ti si è ripassato per bene, vero, troia?
    
    – Sì, padrona. ‘ aveva il pianto nella voce.
    
    – Ora spogliati lentamente.
    
    Slacciò la giacca, leggera ma dalla foggia antiquata, lentamente e la fece cadere ai suoi piedi. Esaminai il suo ...
«1...345...37»