1. Tess e lo Psicopatico - capitolo I


    Data: 25/07/2021, Categorie: Trans Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    ... una visita, poi avrebbe deciso cosa fare. Era sulla via dello sballo. Non era mai riuscito a resistere ad una eccitazione come quella si conosceva. La voleva e l’avrebbe avuta, con le buone o con le cattive. Sapeva che ci sarebbe riuscito solo con le cattive, era il modo che preferiva.
    
    Tess si muoveva disinvolta tra i tavoli, indossava, al solito, un vestitino striminzito che le copriva a malapena le natiche ed era molto generoso sul davanti. Il vestitino lasciava poco e niente all’immaginazione, ma ormai si era abituata a vestire così e non ci faceva più caso. Le scarpe, come sempre erano tacco dodici e lei le indossava con grande facilità. Erano lontani i tempi in cui era stata punita più volte perché su quei trampoli si muoveva ridicolmente insicura.
    
    Poi, al culmine della serata, salì sul palco per ballare. Si dimenava sciolta e tranquilla, padrona del palco aveva la platea in pugno. C’era gente che pagava il biglietto di ingresso solo per vederla ballare. Era la numero uno e per qualche minuto ballò da sola, tutti gli occhi erano per lei, tutti la concupivano e la volevano, ma un’ora con lei voleva dire mezzo stipendio di un impiegato. Pochi se la potevano permettere.
    
    Lui si sedette ad un tavolo ed ordinò whisky. L’aveva inquadrata immediatamente mentre serviva ai tavoli, cercò di non farsi notare, ma ribolliva, i suoi dubbi si sciolsero come neve al sole, non gli importava più se era una trans, era ancora più bella che nella foto, la doveva avere. Quello che ...
    ... aveva abbattuto ogni muro era il suo modo di muoversi. Meglio, molto meglio di una femmina. Elegante, delicata, vulnerabile più di una donna Il suo tormento era iniziato, ma come poteva fare, si era informato sulle tariffe, erano proibitive e poi a lui non interessava avere una puttana, di quella voleva anima e corpo, la voleva a sua disposizione e come la voleva lui, cioè terrorizzata e sottomessa, pronta per ogni suo capriccio e desiderosa di compiacerlo immediatamente. Poi lei salì sul palco e si mostrò in tutto il suo splendore, si muoveva con grazia, era una bomba. Fece vedere le tette, esplosive, le cosce di burro fuso, il culo imperiale. Stava facendo la puttana, si spogliava per eccitare gli uomini lì presenti, ed anche qualche donna, mostrava le cosce lunghe e quel culo di burro e panna timidamente, agitava le tette per sedurre, ma lo faceva con una grazia proprie di un’artista. Lui andò giù di testa, al termine della danza, uno spogliarello incredibile, andò in bagno e mise la testa sotto l’acqua fredda. Doveva riacquistare lucidità. Ritornò in sala appena in tempo per vederla scomparire dentro un ascensore che portava di sopra, con un uomo azzimato di circa sessanta anni e che mentre salivano sull’ascensore la stava già palpando sul culo. Il tipo doveva avere un sacco di soldi pensò lui. Non poteva rimanere lì, non riusciva a ragionare. Ritornò al camper e si allontanò. S’infilò in una strada secondaria, ai lati boschi e prati. Trovò una piazzola di lato alla strada e ...