1. Emanuele


    Data: 21/07/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu

    ... volevi che facessi il maschio? Ecco qua il tuo maschio, tu fai la femmina!’ mi disse.
    
    Cercavo di divincolarmi perché il fastidio ormai era diventato dolore, dolore dentro per via delle sue dita e dolore fuori per via della sua mano che continuava a menare il mio cazzo nonostante ormai fosse diventato moscio, ma non ci riuscivo perché ogni volta che mi contorcevo lui piegava le dita che erano dentro di me come per agganciarmi, ormai ero esausto e volevo che la smettesse ma non sentiva ragioni, lo pregai a voce più alta e lui mi mollò il cazzo, mi diede uno schiaffo e mi disse: ‘taci, o i vicini ci sentiranno!’.
    
    Quello schiaffo mi lasciò sorpreso e me lo diede con una forza tale che non reagii ma smisi di protestare e lamentarmi, continuando a subire in silenzio con gli occhi chiusi.
    
    ‘Adesso che ti ho domata girati’ mi ordinò.
    
    Eseguii senza protestare, mi misi a pancia in giù e lasciai che si stendesse sopra di me infilandomi nel culo il suo grosso cazzo duro come il marmo.
    
    ‘Ti piace?’ mi chiese.
    
    Non risposi, così ripeté la domanda con tono più alto e minaccioso: ‘ti piace’?
    
    ‘No’ risposi sperando che si fermasse, perché il suo cazzo batteva contro la mia prostata e invece di farmi godere mi dava fastidio a causa del trattamento di prima.
    
    ‘Bene!’ esclamò, ‘non deve piacere a te, deve piacere a me, tu sei solo una puttana e come tale devi essere trattata, non meriti il piacere’!
    
    Continuò per un po’ a fottermi così e io non vedevo l’ora che venisse, ...
    ... dentro, fuori, in bocca, non mi importava, volevo che smettesse, non mi piaceva più finché d’un tratto il fastidio ricominciò a trasformarsi in piacere, il tutto cambiò in un crescendo di scariche di adrenalina accompagnate da brividi lungo tutto il corpo, era chiaramente un orgasmo ma così non l’avevo mai provato prima, era intenso e sembrava interminabile così come avrei desiderato che fosse, lui se ne accorse inevitabilmente ed iniziò a baciarmi sul collo, a farmi voltare indietro verso di lui e baciarmi sulla bocca e a dirmi: ‘te l’avevo detto che mi avresti ringraziato, bambolina mia, mi spiace averti fatto paura ma ne &egrave valsa la pena, hai visto?’.
    
    Gli sorrisi e annuii facendo cenno di si con il capo, poi mi baciò di nuovo e disse: ‘e adesso il gran finale!’.
    
    Prese a muoversi freneticamente dentro di me strofinandosi il cazzo contro il mio sfintere e la cappella contro le pareti del mio intestino, ‘ti faccio male?’ mi chiese.
    
    ‘Rompilo, fregatene!’ gridai!
    
    ‘Non gridare che ci sentono i vicini’ mi disse, poi mi tappò la bocca con la mano e continuò finché sentii il suo cazzo esplodere dentro di me e riempirmi con una quantità di sborra mai ricevuta prima.
    
    ‘Grazie, bambolina’ mi disse dandomi un altro bacio, poi sfilò il cazzo ancora duro da dentro di me, mi sedette sulle mie cosce e mi allargò le natiche per ammirarmi il buco del culo.
    
    Non feci in tempo a chiedergli di non farlo e appena mi allargò non riuscii a trattenere dentro una parte di quello con ...