1. 6 – La mamma del mio più caro amico


    Data: 19/07/2021, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: scarlatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... avvicinai da dietro appoggiandomi al sedere con l’intento di aiutarla a prendere i bicchieri. Nel frattempo avevo già tirato fuori dai pantaloni il pisellone (come lo chiama ancora mia madre) e lo posizionai eretto in corrispondenza della piega dei glutei. Rimase interdetta e bloccata nel sentire premere sul suo sedere il mio pene eretto e particolarmente duro. Rimase ferma per diversi secondi consentendomi di infilarle una mano dentro il reggiseno e stringerle una mammella. Dopo altri secondi di stupore, o direi meglio di piacere, si divincolò dalla posizione in cui l’avevo bloccata e, togliendomi la mano dal seno, si girò verso di me.
    
    – Ma cosa stai facendo! Sono la mamma del tuo amico non una puttanella qualunque! Come ti sei permesso di toccarmi in modo così sfrontato!
    
    Ma il suo sguardo andò subito al mio pene eretto e duro che fuoriusciva dai pantaloni.
    
    – Ricomponiti, chiuditi i pantaloni altrimenti ti faccio andare via!
    
    – Signora lei è bellissima e particolarmente attraente. Lei è da sempre l’oggetto dei miei desideri notturni e le masturbazioni in suo onore sono continue. Oggi volta che la penso o la vedo il mio pene si allunga e diventa duro. Sogno sempre di far l’amore con lei e di essere ricambiato dalla più bella ed affascinante mamma della città.
    
    – Mi fa piacere che mi sogni ed hai reazioni del genere ma non ti sembra di esagerare un poco? E’ vero che sei un gran bel ragazzo e, vedo, che sei anche ben dotato ma io sono sposata e sono la mamma del ...
    ... tuo amico. Se vuoi ti posso accontentare toccandoti il pene che, vedo, ti si è piuttosto allungato e indurito. Ma poi basta, dovrai smetterla e ricomporti anche perché può tornare mio figlio. Pensa che anche lui mi chiede da qualche tempo, con sempre più insistenza, di masturbarlo ma non l’ho potuto mai accontentare perché è mio figlio. Ma alla vostra età pensate solo alle seghe?
    
    Così dicendo mi prese in mano il pene e lo strinse fortemente trascinandomi, senza lasciare la presa, nella adiacente camera da letto. Mi stese sul letto sedendosi di lato sempre senza lasciare la presa. Cominciò a guardarlo bene spostandolo verso l’alto, verso il basso, da un lato e dall’altro. Terminata questa prima ispezione cominciò a scappellarlo fino a far uscire completamente il glande turgido; lo richiuse e lo riaprì subito dopo ripetendo la manovra con sempre maggiore velocità. Notando che restava duro cambiò mano riprendendo un frenetico su e giù fino a quando uno zampillo di bianco sperma uscì dalla punta del glande e raggiunse il suo viso e la sua bocca. Lasciò la presa per pulirsi passandosi il dorso della mano sulla bocca. Eccitata dalla mia venuta su di lei si leccò il dorso della mano per assaporare il mio sperma.
    
    – Ecco, ti ho accontentato! Questo, sicuramente, deve essere una delle cose che, con il pensiero, avrai desiderato ti facessi. E’ gustoso il tuo sperma giovanile! Quello di mio marito è diverso, forse, anche perché è ormai anziano e gli escono solo poche gocce.
    
    – ...
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