1. 6 – La mamma del mio più caro amico


    Data: 19/07/2021, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: scarlatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... recuperarlo! Comunque hai fatto bene a dirmi queste cose. Vedrò di riportarlo a me.
    
    Avevo aperto una seconda breccia suscitando nuovamente la gelosia materna ‘ pensai.
    
    – Perché non si libera anche lei di questa vestaglia?
    
    Rimase in silenzio pensando a quello che aveva ascoltato. Si slacciò, quindi, la vestaglia sfilandosela dalle braccia restando con il reggiseno e le mutandine di seta trasparenti. Presentava nel complesso un bel corpo anche se il seno era molto più voluminoso di quella di mai madre, il culo e le cosce erano ben modellati pur presentando qualche smagliatura che, comunque, la rendevano ancora estremamente interessante. Sotto le mutandine si intravedeva un folto ciuffo di peli neri poco curato in quanto molti peli uscivano dalle mutandine all’altezza dell’inguine.
    
    Mi alzai e la strinsi a me per baciarla in bocca inserendole la lingua incontrando la sua che cercava di insinuarsi nella mia. Il bacio fu molto prolungato e gradevole per il buon sapore della saliva. Le sbottonai, quindi, il reggiseno che liberò due tonde e pronunciate mammelle. Con calma cominciai a stringerle con le mani, a leccarle e baciarle delicatamente. Lei strinse la mia testa a se in modo che continuassi a premerle e baciare i seni. I capezzoli cominciarono ad indurirsi. Sempre leccandole i seni presi i bordi delle mutandine sui fianchi e cominciai a farle scendere lentamente. Nessuna reazione ma uno sguardo estasiato di piacere e di soddisfazione. Man mano che sfilavo le ...
    ... mutandine la mia lingua scendeva sul ventre solleticandole l’ombelico, il bacino, il monte di venere ricoperto di folti peli neri fin quando, abbassate le mutandine fino all’inguine, la bocca si fermò sopra le grandi labbra ostruite dai peli.
    
    Fermo con la bocca sul suo sesso completai la discesa delle mutandine fino ai piedi che lei alzò uno alla volta in modo da liberarsene completamente. Tenendola ferma, con le mani sui morbidi glutei, cominciai ad insinuarmi con la lingua dentro le grandi labbra raggiungendo quelle più interne e le pareti della vagina. Era immobile ed in estasi per il piacere che stava provando. Mi bloccò con le mani la testa in quella posizione allargando le gambe. Mi accorsi del piacere che stava provando per la fuoriuscita spontanea del clitoride e del suo indurimento. Lo presi in bocca e cominciai a succhiarlo con passione. Aveva un clitoride molto meno sviluppato di quello di mia madre (sicuramente meno di un centimetro) ma ugualmente piacevole e gustoso da succhiare.
    
    Poiché la posizione in piedi cominciava ad essere scomoda la sollevai per la vita (malgrado il peso mi sembrò di sollevare un fuscello) e la feci distendere supina sul letto.
    
    Le salii di sopra predisponendoci ad un bel 69. Il pene pendeva in corrispondenza della sua bocca e sentii che, subito, lo prese con le mani e cominciò a baciarlo inserendolo successivamente in bocca. Io poggiai la faccia sul suo sesso, che aprii con i pollici, e ripresi ad inserire la lingua nella vagina e a ...
«1...345...10»