1. Questione di cm


    Data: 17/07/2021, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: priapo_ap, Fonte: RaccontiMilu

    ... una sorta di seconda madre per me con la differenza che la scopavo di continuo. Mi piaceva metterla a pecora sul suo lettone, pomparla forte e sentirla godere mentre fissavo la foto con suo marito del matrimonio sul comodino.
    
    Una mattina mi telefonò mia sorella dicendo se potevo andare a fare dei lavoretti a casa di una sua amica. Le sgomberai il fondaco e poi mi fece salire a casa sua per pagarmi. Era da sola, mi dette 20 euro e poi mentre mi parlava cominciò a toccarmi il pacco, me lo tirò fuori ed iniziò una lenta sega. Anche lei non era bellissima, più giovane di Barbara aveva un fisico più snello ma di faccia peccava anche lei. Di bocca era fenomenale, me lo fece diventare durissimo e riusciva e metterselo tutto dentro per più della metà, mi mise il preservativo che aperto tutto non copriva tutta l’asta, “un cazzo così non l’avevo mai visto” esclamò la porca che si mise su un tavolino, aprì le gambe e si mise della crema sul culo. “Dai mettimelo nel culo” mi disse, non l’svevo mai fatto, entrava poco e con difficoltà, lei di cui non ricordo più neanche il nome strillava e si sgrillettava, venne dopo qualche minuto ed allora iniziai ad aumentare il ritmo, entrava quasi per la metà con la porca che si teneva le mani sul volto e strillava come un ossessa. Venni nel preservativo dentro il suo culo, lo tirai fuori e vidi il suo buchetto allargato dal quale colava un liquido marrone, della cacca era anche sul mio uccello, mi fece andare a pulirmi in bagno, mi salutò con un ...
    ... bacio e non l’ho più rivista. Dissi a Barbara che volevo inculare anche lei, non lo aveva mai fatto ci provammo ma non riuscivamo, aveva troppo dolore non ci riusciva anche perchè non ero molto esperto.
    
    Cercavo di andare avanti coi soldi, mi arrangiavo durante il giorno poi la sera stavo con gli amici e qualche volte mi riportavo a casa qualche ragazza del quartiere curiose di sapere perchè mi chiamavano biscia. Persi interesse per Barbara, lei lo capì e ci rimase un pò male ma continuò a darmi una mano a casa, come riniziò la scuola per me era un casino perchè non potevo più lavorare la mattina. Ero in quinto comunque e volevo finire la scuola perchè volevo fare l’università, non volevo spacciare come facevano i miei amici ma avevo bisogno di soldi. In classe arrivò un ragazzo nuovo che fu messo vicino di banco a me, “piacere Luigi” mi sorrise subito con il suo faccione rubicondo, era figlio di un deputato e si era appena trasferito nella capitale. Legammo abbastanza, lui era tranquillo molto piacioccone ed un pò nerd, sapeva dei miei problemi e mi dava una mano pagandomi bene i compiti in classe che regolarmente gli passavo. Riuscivo a malapena ad andare avanti,c’era la gita di quinto che dovetti saltare perchè non potevo permettermela e non volevo elemosinare nessuno.
    
    Un giorno rientrando verso casa imprecai alla vista di una bolletta nella cassetta della posta, mi vide Pino, un vecchio che abitava nel palazzo, mi disse di andare da lui a prendere un caffè. Pino lo ...
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