1. Monique, in una notte buia a tempestosa


    Data: 03/02/2018, Categorie: Etero Autore: mike63x, Fonte: Annunci69

    È agosto, ma a guardare il cielo non si direbbe. Lo vedo scuro, tenebroso, ed a Monique che sta distesa sul divano posteriore della mia monovolume deve sembrare ancora più buio.
    
    I vetri oscurati la proteggono da sguardi indiscreti, e la penombra rende la sua presenza ancora più eccitante.
    
    Non ce ne sarebbe bisogno, quasi mi scoppia nei pantaloni mentre guido.
    
    Lei indossa solo un bellissimo completino in pizzo, che le ho regalato per l’occasione.
    
    Le ho dedicato un racconto che le è piaciuto moltissimo, ed ha deciso di premiarmi così.
    
    Mi ha contattato e mi ha detto; realizziamo la tua fantasia.
    
    Così sono passato a prenderla.
    
    Quasi non l’ho nemmeno vista in volto quando è salita direttamente sui sedili posteriori. Si è sfilata di dosso il miniabito che nascondeva a stento il suo corpo, e si è distesa nella semi oscurità. Il completino le sta che è una meraviglia, ma il merito è del suo corpo!
    
    Parto, lei comincia a parlarmi. Sentire la sua voce echeggiare nella mia auto mi eccita ancora di più. I fattori si moltiplicano, ma devo stare calmo e attento nella guida. Non sarebbe facile spiegare una situazione del genere alle forze dell’ordine…
    
    Si sta già accarezzando, percepisco i suoi movimenti lenti e sensuali, il suo respiro, i suoi profumi che inondano l’abitacolo. “Sul tappetino c’è una borsetta” le dico, “aprila”.
    
    Soddisfatta ne estrae alcuni giochini. Un plug anale e uno stimolatore per il clitoride.
    
    Il plug è corto, ma tozzo, con una buona ...
    ... circonferenza. Si siede dietro il mio sedile, mi passa le braccia nude intorno al collo. La sua pelle mi sfiora… poi avvicina il plug alla mia bocca! Lo vuole lubrificato da me!
    
    “Succhialo, porco, come fosse il cazzo che sta per incularmi” mi dice ansimante “ma prima lecca le mie dita che mi preparo il culetto”.
    
    Obbedisco come un cagnolino, le sue dita mi scopano la bocca, per poi sparire nel suo buchino, mentre il plug prende il loro posto facendomi quasi soffocare. Guido con un plug anale in bocca… da non credere.
    
    Per fortuna le sue dita non le bastano, quindi recupera il plug e lentamente ci si siede sopra. Geme, ed io impazzisco. Sto guidando da cinque minuti, e già mi sembra un’eternità! Come d’accordo proseguo sulle strade di paese in paese, vedere passare le case abitate da gente ignara aumenta la sua eccitazione. Ai semafori i pedoni passano troppo veloci, preoccupati dal temporale in arrivo. Le prime gocce cadono come sassate sul parabrezza. Il ronzio dello stimolatore si sente a malapena, ma i suoi gemiti si fanno sempre più possenti. Sono le 20, ma sembra mezzanotte. Per fortuna. Eccoci finalmente vicino all’argine del fiume. Poco più in là uno spiazzo dove sono soliti giocare i bambini, ma la giornata li terrà lontani. Parcheggio in mezzo allo spiazzo. Qualche albero ci nasconde alla vista delle altre auto che sfrecciano verso i loro garage. Dall’altra parte il fiume, già gonfio dalle piogge che devono essere cadute in abbondanza in quota.
    
    Gonfio come il ...
«123»