1. I miei due zii - Capitolo 4


    Data: 10/07/2021, Categorie: Anale Tabù Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... che mi stava sborrando dentro quando sentii il flusso caldo del suo sperma.
    
    Sentii il suo torace caldo sulla mia schiena e lui mi spinse giù sul letto. Con lui ancora dentro rotolammo su di un fianco e lui afferrò il cazzo duro. Mi leccò il collo e disse “Bravo ragazzo. Ora dai a tuo zio il tuo regalo, fammi sentire che vieni.”
    
    Il suo cazzo ora non era più così duro, dovette carezzare solo poche volte il mio, io venni e lui disse: “Così figliolo. Vienimi in mano. Dammelo!”
    
    Mentre le mie palle si contraevano lui tirò il mio prepuzio sulla cappella e lo strinse! Il mio sperma stava fluendo gonfiando il prepuzio fino a che finalmente lo lasciò andare lasciando che si versasse nella sua mano e tirò indietro il mio prepuzio facendo bagnare di nuovo il mio cazzo e le mie palle nel mio sperma!
    
    Mentre eravamo sdraiati disse: “Ti è piaciuto, non è vero?” ed io dovetti confessargli che: “Sì, mi è piaciuto.”
    
    Il suo cazzo era ancora dentro di me e lui disse che dovevo tentare di tenere il suo seme dentro se volevo che il cazzo mi diventasse grosso e quando scivolò fuori dal mio buco bagnato, io strinsi il culo ...
    ... tentando di tenere il suo sperma dentro mentre ci addormentavamo.
    
    Quando ci svegliammo lo zio mi disse che mi avrebbe portato a casa e naturalmente, se volevo che il mio cazzo diventasse veramente più grosso, mi avrebbe seminato ogni qualvolta avessi voluto. La notte era stata piacevole ma non ero troppo sicuro e semplicemente gli dissi che gli avrei fatto sapere. Misi una mano sul suo cazzo sotto le coperte ed era duro. Gettò indietro le coperte e sorrise dicendo: “Ti piace?”
    
    Io sorrisi: “Sì zio. È il più grosso che abbia visto!”
    
    Mi abbracciò e disse: “Bene, sai dov’è quando lo vuoi. È tuo. Ora facciamo la doccia, ci vestiamo e facciamo colazione. Devo andare al lavorare”
    
    Saltò fuori dal letto, si mise un accappatoio ed andò alla doccia.
    
    Quando lasciammo la sua casa mi abbracciò e tenendosi l’inguine disse: “Non dimenticare, Claudio. Quando vuoi farlo di nuovo sai dov’è. Ok?”
    
    Gli gettai le braccia al collo, lo abbracciai: “Lo ricorderò, zio!”
    
    E ci incamminammo verso casa.
    
    Puntata pre vacanze, naturalmente come sempre i commenti sono ben accetti (anche quelli negativi), tutto utile per migliorare
    
    Ciao 
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