1. Le chiavi di casa


    Data: 08/07/2021, Categorie: Voyeur Autore: vieniqua, Fonte: EroticiRacconti

    ... sul corpo e sulle gambe, distesa sul letto. Sporsi leggermente la testa e la vidi, nuda e già distesa, con le lenzuola raccolte in fondo al letto. L’avevo già vista compiere quell’operazione, quella dell’”incrematura” come diceva lei, ma questa volta era tutto così diverso. Non riuscivo a calibrare il mio respiro con il battito del cuore, avevo paura di farmi sentire, non potevo: si sarebbe troppo spaventata. Intanto mi sentivo il cazzo sempre più duro che spingeva contro le mutande e contro i pantaloni facendomi quasi male. Allora scesi le scale lentamente, arrivato giù mi sbottonai i pantaloni e me lo tirai fuori, ormai durissimo e leggermente bagnato sulla punta. Risalii e mi sporsi a guardarla. Era uno spettacolo: aveva appena finito di spalmarsi la crema sulla gambe e mentre con una mano si accarezzava la pancia, con l’altra iniziò a stimolarsi il clitoride. Io trattenevo il respiro, al contrario lei iniziò ad ansimare e a velocizzare il movimento della mano destra. Sapevo già cosa avrebbe fatto…la conoscevo bene. Ed infatti in quel momento si mise di pancia sul letto e, con le gambe larghe, fece passare di dietro il braccio sinistro in modo da poter infilare la mano dentro mentre con la destra continuava a toccarsi sempre più forte. Ogni tanto si fermava, si leccava le dita e riprendeva. Io iniziai a masturbarmi e mi dovetti fermare più volte per non venire, anche se il mio movimento era lento e silenzioso. Ad un certo punto si fermò decisamente. Ebbi paura di essere ...
    ... stato scoperto ma continuai a tenere la mia testa sopra il muretto in moda da poterla vedere. La vidi frugare di fianco al letto, sempre a pancia in giù e tirare fuori il piccolo vibratore verde che portai a casa sua un giorno e che parecchie volte usammo insieme. Riprese a masturbarsi. Ora dentro la sua figa c’era il vibratore che andava su e giù con un movimento lento ma preciso. Più veloce e irregolare era invece il movimento dell’altra mano, con le dita continuava a sfregarsi il clitoride. Sapevo che quello era il “suo modo” di masturbarsi, me lo avevo raccontato più volte e tante volte l’avevo vista farlo davanti a me. Credo di non essere mai stato così eccitato in vita mia ed il pensiero che lei potesse masturbarsi pensando me non faceva che accrescere l’eccitazione. Ormai era vicina. Avrei voluto aggirare il muretto farmi vedere con il cazzo fra le mie mani, così duro e ormai prossimo a sborrare. Lei di sicuro si sarebbe spaventata, ma poi mi avrebbe accolto nel letto e avrebbe volentieri lasciato spazio al mio cazzo al posto di quel piccolo vibratore. Rimasi invece al mio posto, forse questa situazione mi eccitava ancora di più. Sì, rimasi al mio posto e la vidi godere. Iniziò a gemere sempre più forte sino a quando la sentii emettere un lieve urlo di piacere e capii che era arrivata. Ora era il mio turno, ci misi un attimo, mi tappai la bocca con una mano e con l’altra diedi gli ultimi colpi. Sborrai a terra, il mio cazzo non finiva più di spruzzare sperma, le gambe mi ...