1. Mio figlio confessa di amarmi


    Data: 08/07/2021, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    Estate. Circondata da molti alberi di querce (circa un centinaio) si erge una grande villa settecentesca completamente ristrutturata. Nella parte retrostante mio marito ha fatto costruire una piscina lunga 20 metri e larga 6 metri. Intorno alla quale vi &egrave una larga (tre metri) striscia di prato verde. Su uno dei lettini posti ai bordi della piscina vi &egrave una donna distesa ad oziare: sono io. Mi chiamo Carla. Ho 36 anni e sono sposata da 19 anni. Ho un figlio che ha appena compiuto 18 anni. Oggi &egrave il suo compleanno. Ho in serbo una sorpresa che sono sicura, conoscendo il suo più grande desiderio, apprezzerà. Il solo pensarlo mi mette in agitazione. Devo stare attenta. Non vorrei che la mia gravidanza ne risentisse. Sì, sono incinta e sono al quinto mese. Mio marito mi ha fecondata e poi &egrave partito per uno dei suoi soliti viaggi di lavoro che si sa quando iniziano e non si sa quando hanno fine. Quando la ginecologa mi comunicò che ero gravida mi diedi della cretina. Trovarsi a 36 anni, con un figlio già grande e già diventato uomo, in attesa di un altro figlio non &egrave pensabile nemmeno lontanamente. Pensai subito all’aborto. Poi i giorni passano e l’idea di ricorrere all’aborto si indebolisce. La notizia che sono incinta mio marito l’ha saputa per telefono Trascorso il primo mese e decido di comunicarlo anche a mio figlio.
    
    &egrave sera, siamo entrambi seduti sul divano.
    
    ‘Gino, devo darti una bella notizia. Mamma ti regalerà un ...
    ... fratellino.’
    
    Mio figlio spalanca gli occhi.
    
    ‘Un fratellino? Sei incinta? Com’&egrave possibile? Ora capisco perché ogni giorno diventi più bella. Papà lo sa?’
    
    ‘Sì, lo sa. Gliel’ho detto per telefono il giorno stesso che l’ho saputo e gli ho anche detto che avrei abortito. Al come &egrave accaduto ti dico che &egrave stato il giorno prima che tuo padre partisse. Dimenticai che ero nel periodo fecondo e tuo padre dimenticò di indossare il preservativo. Risultato: nel mio ventre sta crescendo il frutto di quell’amplesso.’
    
    ‘Abortire? Ma sei pazza. Io questo bambino lo voglio.’
    
    ‘Lo vuoi? Gino il bambino che sta crescendo nel mio ventre non l’ho concepito con te, ma con tuo padre. Tu non avresti mai potuto inseminarmi. Sei mio figlio e non te lo avrei permesso.’
    
    ‘Scusami mamma intendevo dire: io il fratellino lo voglio.’
    
    Lo guardai negli occhi e vi lessi parole indicibili. Per un attimo mi spaventai, poi pensai che non avrebbe mai osato dare seguito ai suoi pensieri. Mi tranquillizzai. Lo abbracciai.
    
    ‘Grazie del complimento. Veramente mi trovi più bella? Cosa trovi di cambiato. Sono sempre la stessa.’
    
    ‘Mamma sarò franco se mi prometti di non arrabbiarti per i termini che userò per descrivere i tuoi cambiamenti.’
    
    ‘Sono termini volgari?’
    
    ‘Sono termini che si sussurrano alle donne che si vorrebbero portare a letto.’
    
    ‘Vuoi dire montarle? Cavalcarle?’
    
    ‘Sì mamma.’
    
    Un attimo di silenzio.
    
    ‘Devo arguire che tu vorresti portarmi a letto? Vuoi montarmi?’
    
    ‘Lo ...
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