1. 068 – Barbara la mia dirimpettaia (Ma quanto è troia???!!!) 1a parte


    Data: 29/06/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... spalancandola completamente.
    
    Si avvicinò poi alla parete di sinistra, sopra ad un tavolino ovale stile Luigi XV, vi era appoggiato un telefono e a fianco una segreteria telefonica, la donna premette un pulsante e una dopo l’altra le telefonate ricevute durante il giorno si udirono chiaramente anche dalla mia postazione.
    
    Devo dire che le case del centro storico erano attraversate da strade a senso unico molto strette e che non era difficile interessarsi dei fatti altrui con la massima tranquillità. La gonna scese giù dalle gambe e lei la scalciò in direzione del divano, anche la maglietta fece lo stesso percorso e lei rimase in mutandine e reggiseno. Intanto si udiva solo più un rumore di fondo che proveniva dalla segreteria telefonica ancora accesa, ma priva di altri messaggi. Uscì per un attimo dalla mia visuale e subito un’altra finestra si illuminò, era la finestra del bagno, situata, dalla mia prospettiva, alla sinistra di quella del salotto, sotto a alla finestra si vedeva il water, poi a fianco il bidet e ancora a fianco un lavabo con uno specchio gigante, di fronte a quest’ultimo un mobiletto con moti cassetti e alcuni piani contenenti spazzole varie e tutto l’occorrente per il trucco e per la pulizia personale, di fronte al water un box doccia con vetri temperati trasparenti.
    
    La ragazza, si abbassò le mutandine, ed io, ebbi la visione di una striscia di peli scuri che si tuffava fra le sue gambe magre; si sedette sul water e la vidi annusare le mutandine, ...
    ... poi aprì il coperchio di un cesto di vimini e le gettò all’interno. Senza quasi sollevarsi in piedi si sedette sul bidet e contemporaneamente premette il pulsante dello sciacquone. La sua mano destra fra le gambe ed io udivo il cic ciac dell’acqua scagliata contro la sua intimità, poi si sollevò e girandosi di spalle prese un piccolo asciugamani e provvide ad asciugarsi la sua feritoia finalmente pulita. Vidi il magnifico culetto e sentii dentro ai miei slip gonfiarsi il cazzo e in pochi secondi fu duro come il marmo. Approfittai della struttura in mattoni a vista del mio balcone e lo estrassi toccandomelo lentamente.
    
    Ora lei era in piedi e le sue mani si incontrarono dietro all’altezza dell’elastico del reggiseno e lo sganciarono, anche questo ultimo indumento fu inserito nel cesto della biancheria sporca.
    
    Nuda come l’aveva fatta mamma uscì dal bagno e ricomparve nel salotto, io ero basito, non mi spiegavo come quella donna facesse tutto questo con la massima naturalezza, senza pensare al fatto che qualcuno nella casa di fronte la potesse vedere in quella tenuta adamitica.
    
    Il massimo avvenne quando lei, si sedette sul tappeto in terra appoggiando la schiena contro la parete di fronte e me, le gambe sollevate e i piedi incrociati. La figa, si la figa, assolutamente depilata fra le cosce, era lì in piena luce, bellissima, lei ci passò sopra una mano distrattamente, poi si sporse un poco in avanti e premette ancora il pulsante della segreteria. Aveva il seno non molto ...