1. La segretaria del capo


    Data: 23/06/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Tradimenti Autore: Marcus, Fonte: RaccontiMilu

    ... ufficio, e la sera quando ripasso di lì per uscire.
    
    Io arrivo sempre intorno alle 7 di mattina, perché preferisco uscire prima il pomeriggio, mentre nel suo reparto prima delle 8 di solito non c’è mai nessuno.
    
    Negli ultimi tempi ho allora cominciato a giocare un po’ con gli sguardi. Comincio a salutarla soffermandomi con gli occhi su di lei per qualche istante in più, prima che lei riabbassi lo sguardo e proceda dritta nel corridoio… Gli sguardi si soffermano per un tempo sempre più lungo ed il saluto si fa sempre più ammiccante da parte mia. Finalmente si accorge che la saluto non più per rito usuale, ma perché mi piace… Ogni tanto aggiungo un sorriso sfoggiante in segno di invito… Lei risponde sempre con lo stesso saluto veloce, ma a volte mi guarda come per dire “Ho capito che ti piaccio…” e la cosa continua così… A volte per gioco, lascio che si accorga che la guardo dritta sui seni o sui pantaloni affondati nello spacco della sua fica, mentre ci veniamo in contro nello stretto corridoio… In uno dei recenti incontri quando indossava dei jeans, comincio a fissarla sulla fica già da lontano, per scrutare se si vedeva lo spacco e solo all’ultimo tolgo lo sguardo da lì per salutarla. Lei mi guarda come per dire “Guarda che ho visto che mi guardavi in mezzo alle gambe…”, ma con uno sguardo un po’ fra il sorpreso ed un po’ fra il compiaciuto.
    
    Io le rispondo con lo sguardo come per dire “Cosa ci posso fare? Sembri fatta apposta per essere guardata lì…”
    
    Finché una ...
    ... mattina, come capita a volte a noi maschietti, mi sveglio con l’asta dura come l’acciaio, senza un motivo particolare e non ne vuole sapere di smollarsi…
    
    Non so perché, ma appena mi alzo mi viene in mente proprio quella segretaria. Forse perché uno o due giorni prima l’avevo incrociata spesso quando indossava proprio quei pantaloni conficcati in mezzo alla fica e quei seni ben evidenti… Con il membro teso in quello stato penso subito a come me la scoperei in quel momento, al caldo nel mio letto, se fossi io il marito… altro che farla arrivare in ufficio tutti i giorni con quella faccia da funerale… Faccio colazione in fretta e ancora non si smolla. Menomale che non mi scappa molto la pipì, non voglio perdere tempo per sgonfiarlo con una sega, è già più tardi del solito. La ditta è a soli 10 minuti di macchina da casa. Aspetterò che si sgonfi in ufficio e poi andrò a svuotare la vescica.
    
    Arrivo, parcheggio e percorro il tratto a piedi piuttosto lungo, fino alla ditta. Quella mattina la temperatura è sotto zero. Nella fretta ho preso i primi pantaloni che ho trovato ed erano dei jeans leggeri, non invernali. Il freddo li trapassa agevolmente e mi stimola ancora di più il membro rimasto duro come l’acciaio. Per l’eccitazione è da quando mi sono alzato che sto pensando alla segretaria mi sono già uscite abbondanti gocce di miele lubrificante, che il freddo mi fa solleticare sulla punta facendomelo tirare all’inverosimile.
    
    Il freddo che passa i pantaloni e le mutande ...
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