1. Beth, quella che avrei sempre voluto


    Data: 17/06/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Autore: StraMi, Fonte: RaccontiMilu

    ... male.
    
    Poi con il tempo e con i tentativi sempre andati a vuoto ho iniziato a pensare che non era più il caso, a quel dolore iniziavo a farci l’abitudine. Con mio enorme malincuore stavo accettando l’assenza di Beth nella mia vita.
    
    Domenica, Novembre 2013.
    
    E’ una Domenica, finalmente oggi non lavoro..
    
    Amo avere casa libera e vivendo con i miei non succedeva spesso di svegliarsi nella pace di una casa vuota e calda.
    
    Quella mattina mi ero alzato e attorno a me c’era il silenzio più totale. Dalla tapparella filtrava una luce soffusa che illuminava la sottile coltre di polvere sospesa in aria.
    
    Mi soffermai a guardare quella dolce danza di piccole molecole e puntini brillanti, sgranai gli occhi con quella visione.. ne ammirai la grazia e la pace dei lenti movimenti.
    
    Un risveglio lento, dolce, caldo.. Un risveglio di quelli che ti fanno capire che la giornata sta iniziando come vuoi tu, per una volta a settimana almeno.
    
    Mi guardai attorno cercando di sentire se i miei da qualche parte della casa stavano parlando o facendo qualcosa, il nulla.. Volevo alzarmi per andare a vedere ma non ne avevo la voglia né la forza, quelle calde coperte erano la cosa più bella di sempre, non mi ci sarei staccato nemmeno per un attimo.
    
    Fu con il passare dei minuti successivi che la voglia di caffé ebbe la meglio su tutto, alla mattina generalmente &egrave una delle regole fondamentali, uno di quei paletti che devo rispettare per poter stampare sul mio volto un sorriso ...
    ... sincero o quantomeno coordinato.
    
    Così, con una pigrizia non indifferente, scostai dal mio corpo il lenzuolo e mi alzai.. “wow” pensai.. “l’equilibrio al mattino sembra essere una di quelle cose che l’essere umano ancora non ha imparato a dominare…”.
    
    Penso sia anche per questo che esistono gli stipiti, le porte, i corrimano, i muri, le scale mobili… insomma.
    
    Mi diressi lentamente verso la cucina riprendendo facoltà del mio corpo un passo dopo l’altro, arrivai.. Misi su il caffé e mi sedetti su una delle sedie che stavano lì. C’era il giornale di papà, già.. Lui fa il giornalaio e a casa si porta sempre una copia dell’edizione del mattino per vivere informato di ciò che gli accade nel mondo. Almeno lui crede ancora che sia così che funziona.
    
    Presi a scorrere distrattamente le pagine di quel corriere quasi come se volessi semplicemente godermi il rumore e la sensazione della carta che scorreva fra le mie dita, l’odore dei giornali stampati &egrave secondo solamente a quello del caffé che in quel momento stava inebriando la cucina del classico profumo del risveglio. Fu proprio nel mezzo di quel gesto così casuale e distratto che mi cascarono gli occhi su un articolo, le ultime del calcio mercato.. ecco. Se c’&egrave una cosa che non sono mai riuscito a capire &egrave proprio la passione dei miei compagni per il calcio, questo sport che li porta a studiare tutte le regole, le tecniche, gli effetti, i trick e poi ancora le squadre, i giocatori, le compravendite, le stagioni, ...
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