1. organizzare un book fotografico per la propria moglie


    Data: 12/06/2021, Categorie: Cuckold Autore: slurpo, Fonte: RaccontiMilu

    ... fotografarla completamente nuda, questo sarebbe dipeso dalle sue capacità di convincimento. Io avrei solo presieduto per rassicurarla e non l’avrei in alcun modo forzata.
    
    Il posto prescelto fù una location all’aperto, una vecchia fabbrica abbandonata (questo perché lui in realtà non aveva un vero e proprio studio fotografico). Ci presentammo all’ora stabilita ed entrammo dall’ingresso indicatomi da lui il giorno prima. Mia moglie era molto titubante e restia, sia per il posto scelto sia perché si trattava della sua prima volta che posava per un book fotografico. Ci furono le presentazioni e poi le indicazioni di lui per le prime foto da scattare e gli abiti da indossare.
    
    Mia moglie si presentò poco dopo come da lui richiesto e iniziarono i primi scatti. Io ero alquanto eccitato, soprattutto desideroso di vedere fin dove lei si sarebbe spinta.
    
    I minuti passavano e l’atmosfera piano piano si sciolse, lui ci sapeva fare, tra un complimento e l’altro lui riuscì ad ottenere la fiducia di mia moglie che osò sempre più nello spogliarsi. Io mantenni imperterrito il mio ruolo di gregario, assecondando le richieste di lui e aiutando lei nelle fasi di cambio abito. L’eccitazione era tantissima, il sapere che il suo occhio, attraverso l’obbiettivo della macchina fotografica non si limitava a cercare l’effetto migliore ma scrutava palmo a palmo il corpo di mia moglie mi rendeva sempre più eccitato.
    
    Anche in lui il gioco faceva il suo effetto e il rigonfiamento dei pantaloni ...
    ... non mi passò inosservato.
    
    Dopo poco meno di 30 minuti di scatti ininterrotti mia moglie si ritrovò con indosso un paio di tacchi 12 e un coordinato molto sexy a laccetti e, soprattutto, trasparente, la fece voltare e rivoltare un bel po’ di volte cambiando ogni volta posa e posizione riempiendola di complimenti. Vedovo lei pavoneggiarsi, ormai c’aveva preso gusto. Arrivò così il fatidico ordine che aspettava da tempo, mentre era voltata le disse: “bene, ora stando così voltata slacciati il reggiseno e tieni un braccio sul seno a coprirlo, fammi uno sguardo malizioso”. Mi si fermò il cuore. Ebbi il terrore che lei si rifiutasse. Un rapido sguardo alla ricerca del mio consendo e tak, se lo slacciò.
    
    Seguirono una serie di scatti e poi lui ancora: “bene, ora girati di spalle e lascialo cade, poi metti le mani sui fianchi e allarga leggermente le gambe”. E lei lo fece senza neppure più guardarmi. Ancora alcuni scatti e lui caricò la posta in gioco: “ brava, ed ora mani nei capelli e voltati verso di me”. Non resistevo più, mi sentivo scoppiare in mezzo alle gambe. Lei fece quanto richiesto senza opporsi e lui scatto una serie infinita di scatti riepiendola di complimenti.
    
    La fece sedere su una sedia e seguirono altri scatti. Poi lui, quasi a ricordarsi che c’ero anch’io, mi rivolse uno sguardo rapido schiacciandomi l’occhio e tornando a lei disse: “ok, ed ora alzati in piedi, voltati, appoggiati a quel davanzale allargando le gambe…. Culetto in fuori…. Brava, così…. Ed ora ...