1. Una mamma particolare


    Data: 12/06/2021, Categorie: Incesti Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti

    Dire che era particolare mia madre, è un'eufemismo, devo dire, che è la seconda moglie di mio padre, la mia vera mamma, è fuggita quando io ero piccola, e sono rimasta con mio padre, poi, i miei ricordi, lontani, hanno iniziato a comprendere l'odierna mamma.
    
    Sono cresciuta, e con gli anni, l'ho riconosciuta come la mia vera mamma, donna stupenda, molto autoritaria, una donna teutonica, massiccia, un seno quinta misura, un culotto burroso, alta, un decolté, da seghe, e da ragazzina, qualcuna me la sono fatta, e non vi dico i miei amici.
    
    Comunque, cresco, con il suo affetto e amore, poi verso i sedici anni, mi accorgo, che sono più attratta dai maschietti che dalle ragazze, e poi il mio fisico, molto magro, tendeva ad avere fianchi femminili, e un piccolo seno spuntava, il capezzolo era a punta, con un'aureola femminile, e il mio pene, era un ridicolo clito, aggiungo che ero senza peli.
    
    Ma fù proprio, durante quell'anno, che capii molte cose, di mè, e di mia madre, era agosto, e partimmo per le ferie, passavamo tutto il mese al mare, in una località, molto appartata, dove, in spiaggia, dopo un medio cammino, eravamo solo noi trè.
    
    Andavamo in spiaggia presto, e ritornavamo a casa tardi, e così, la sera ero morta e mi addormentavo, ma molto spesso, ero svegliata, dal rumore che facevano i miei, a letto, facevano sesso tutti i giorni, e io ero curiosa, e così, una notte, risvegliata dai rumori, di soppiatto, scivolai sul terrazzo, e mi avvicinai, alla loro camera, ...
    ... illuminata da una luce fioca, e vidi, distintamante mia madre nuda, a pecora, e mio padre che le infilava il suo cazzo.
    
    Era una verga pazzesca, era come un mio braccino, era un mostro, e lo vedevo entrare e uscire tranquillamente da mia madre, e vedevo sobbalzare, sotto i colpi di papà, le mammelle della mamma, ero iptonizzato dal loro movimento, e fù allora che notai una cosa strana, mi sembrò, di vedere penzolare qualcosa, di turgido, ma pensai, sarà il cazzo di papà, che esce e scivola tra le sue cosie, e comunque, non distolsi gli occhi dalle sue mammelle, e ogni tanto, mi senbrava di intravedere qualcosa, ma poi lui venne nella mamma, e si misero nudi a dormire, e io andai in camera mia, e dopo una sega mi addormentai.
    
    Un paio di giorni dopo, ero con mamma in camera sua, e stava ritirando le sue mutandine di pizzo, non usava reggiseno in ferie, e mi soffermai a toccarle, e lei mi disse se mi piacevano, e annuii, lei aggiunse, che da lì a poco, le avrei sfilate a qualche amichetta o compagna,e che era il corso naturale della vita, ma io non risposi, e lei capì, che qualcosa non andava, e dopo un po', le dissi cosa provavo, e come mi sentivo, e cosa sentissi e provassi verso il mio stesso sesso, lei mi abbracciò, e mi rassicurò, ma mi chiese di parlarle tutte le volte che mi accadeva, e che se avevo domande di farle, e così, rossa in viso, le dissi, che l'avevo spiata con papà alcune sere prima, e che mi chiedevo, osa si provasse, ad aver dentro di sé, un simile palo, e ...
«123»