1. LA PUTTANELLA (ADDORMENTATA) E IL CORNUTO


    Data: 11/06/2021, Categorie: Cuckold Autore: LorenzoLotto, Fonte: RaccontiMilu

    ... soltanto da trovare il modo di realizzare quella fantasia.
    
    Non mi dilungherò dicendovi con quale strattagemma ma alla fine andai a dormire da loro per due notti.
    
    La prima sera io e Alberto eravamo troppo tesi e deviati dall’idea che io potessi in qualche modo conquistare Valentina e indurla a fare sesso con me da sveglia, mentre Alberto con una scusa avrebbe fatto finta di allontanarsi. A Valentina, prima di andare a dormire, piace sorbire una tisana di menta calda, insieme al suo uomo. Una specie di rito di rilassamento che serve a stabilire che da li in poi la giornata &egrave conclusa.
    
    Provammo insomma a intenerirla con l’idea che io le avrei fatto un massaggio. Sono discretamente bravo e la cosa avrebbe potuto giocare a mio favore. E mentre la massaggiavo, dopo che si era fatta una doccia e mi si era adagiata sul letto, non senza qualche rimostranza, solo con gli slip indosso. Alberto ricevette una telefonata (se l’era fatta col mio cellulare’) dove dichiarò che non poteva proprio fare a meno di uscire per ragioni di lavoro e disse a Valentina che la tisana avrebbe potuta berla in mia compagnia, senza dover attendere che lui facesse ritorno..
    
    Lei, solo per pura cortesia, bevve quella tisana con me dopo che, lui era uscito e con molta diffidenza si lasciò ancora massaggiare da me.. Alberto si era posizionato dietro la finestra della stanza dove io continuavo a massaggiare Valentina. Speravamo entrambe in un suo ripensamento. Ma’ Insomma’ incertezze, dubbi, ...
    ... paure’ non si fece nulla quella sera.
    
    Il giorno dopo, passammo tutta la giornata insieme e io non smisi un attimo di desiderare quella donna.
    
    Avevamo in mente di fare un gita al mare. Prima di uscire, chiamai Alberto nella loro camera, approfittando che lei era in bagno. Gli chiesi di darmi una mutandina di Valentina, una delle sue preferite. Lui senza battere ciglio, prontamente me la diede. E appena ebbi l’indumento tra le mani, tirai giù la lampo e me la attorcigliali attorno al cazzo; mi ricomposi, un attimo prima che lei entrasse nella camera da letto.
    
    Mentre preparavamo il cesto del picnic, in cucina, arrivai più volte a sfiorarle impercettibilmente le chiappe. E, per liberarla dall’onere di farle tagliare il pane, mi avvicinai da dietro’ per poggiarglielo alcuni secondi, tra le natiche.
    
    Sembrava tutto involontario. Non per me’
    
    L’avrei scopata per ore, tanto mi piaceva. Bella, giovane, ben fatta, elegante, sensuale.
    
    Durante il tragitto verso il lago, in macchina mi misi dietro di lei e le sfiorai delicatamente il solco delle chiappette, dalla feritoia orizzontale del sedile, mentre mi carezzavo il cazzo fasciato dalle sue mutandine rosse.
    
    La giornata passò senza intoppi, come tre vecchi amici. Anzi, quattro. Arrivati In spiaggia, si aggregò anche un altro amico di Alberto. Alberto mi confessò che lui la sua Valentina se la sarebbe scopata davvero molto volentieri. Glielo aveva letto negli occhi svariate volte. L’aveva corteggiata mille volte davanti a ...