1. Per primo il culo


    Data: 08/06/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Gay / Bisex Autore: CAGNETTA TOTALE, Fonte: RaccontiMilu

    Sono all’interno della cantina dell’Adele, nel vicolo dietro la chiesa del quartiere, prono sulla vecchia coperta, nudo e con l’intestino pieno di sborra, una certa quantità è uscita, me ne accorgo dal senso di appiccicaticcio che sento fra le chiappe.
    
    L’ano è buco informe, un antro buio.
    
    Tutto è iniziato un paio d’ore fa, hanno mandato avanti Riccardino, è venuto a cercarmi a casa.
    
    “Oh, Fuffi, siamo tutti lì, c’è anche Maurizio. Ha detto che devi venire subito, ti aspettiamo dietro la chiesa, poi si va nella cantina dell’Adele, suo nipote ha preso le chiavi… beh, lo sai… bisogna dargli il culo”.
    
    “Il culo, okay” rispondo io.
    
    Maurizio è il capo del gruppo, viviamo in paese dell’entroterra, luogo di vigneti, cantine e (per me) di inculate.
    
    Io soddisfo il branco già da tempo, non sono il solo, ci sono un altro paio di cagnette, fra cui Riccardino, ma io sono la più ricercata, perché la più disponibile, sottomessa, femmina e troia.
    
    Il mio padrone è Maurizio, quello che mi ha sverginato di fronte agli altri, che mi ha rotto il culo mentre applaudivano.
    
    Anche quella prima volta mi ha poi ceduto a loro, che mi hanno preso, in fila, uno dopo l’altro, perché Maurizio ha il guinzaglio, mi scopa e mi fa tutto quello che vuole ma ama anche stare a guardare mentre i suoi compari fanno lo stesso.
    
    Poi ci sono quelli fuori dal branco, che hanno sentito l’odore e sono venuti a cercarmi.
    
    Mi chiamano Fuffi, come la bastardina sempre in calore che gira per il ...
    ... paese.
    
    Dico a Riccardino di aspettarmi, mi sfilo i pantaloni, mi lavo il culo, poi li rimetto, ma senza mutande, ne ho perse un casino e così ho imparato che è meglio non portarle.
    
    Avverto mia madre che ritarderò un po’ perché vado con Riccardino, mi domanda cosa vado a fare, ovviamente resto sul vago: “Facciamo un giro… dobbiamo fare delle cose”, si, farci inculare.
    
    Mentre camminiamo parliamo di culi e cazzi, dimensioni, penetrazioni, sborrate e ingoio, noi due non abbiamo altri argomenti, un continuo. Riccardino mi dice che un paio i giorni fa è stato a casa di uno, che questo, mentre lo inculava si è vantato di essere stato con me giusto il giorno prima, che me l’ha messo dentro fino alla merda e che dopo, per finire, gliel’ho preso lo stesso in bocca e mi ha sborrato in gola.
    
    Gli rispondo che è tutto vero, ho ingoiato dopo che mi aveva scopato di brutto ma il cazzo non era sporco di merda, che “l’ho messo dentro fino alla merda” è un modo di dire quando quelli che ce l’hanno lungo come il tuo braccio te lo ficcano tutto dentro, fino in fondo, lui lo sa ma gli piace ribadirmelo.
    
    Beh, capita che escano fuori un po’ smerdati, penso che forse lo era anche questo, ma sono abituato, merda, piscio, sborra, conosco tutti i sapori.
    
    Questo tizio vive solo, gli piacciono le cagnette e le fa andare a casa sua, effettivamente ce l’ha bello lungo e me lo infila sempre fino all’ultimo centimetro.
    
    Lo fanno tutti.
    
    Quando arrivo nei pressi della capanna, sono tutti lì ...
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