1. Per primo il culo


    Data: 08/06/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Gay / Bisex Autore: CAGNETTA TOTALE, Fonte: RaccontiMilu

    ... Maurizio, troppo lenti, finiranno dopo.
    
    Si muovono al mio interno, profondi, come serpenti nella tana, li avverto benissimo quando sprizzano il loro seme.
    
    Mi brucia, sono diventato sensibile, mi inculano quasi tuti i giorni, le mucose sono irritate.
    
    Vengo usato per godere, è evidente il loro disprezzo ma va bene così, sono una piccola serva soggiogata, uno sfogo.
    
    Non riesco e non posso tirarmi indietro, sono fatto così.
    
    E’ di nuovo il turno di quelli che non avevano finito. Maurizio, il Capo, aspetta, vuole essere l’ultimo come è stato il primo. Riccardino glielo ha succhiato, per farlo rimanere bello in tiro.
    
    Mi sono messo di nuovo nella posizione iniziale, vanno più profondi, però ho l’impressione che fanno prima.
    
    Siamo lì ormai da parecchio tempo, il loro ansimare, il mio mugolare, il loro gemito finale, gli schizzi, scandiscono i minuti che passano, un bagno di sudore.
    
    Ora tocca a Maurizio, oramai entra facilmente, il mio è un antro sformato e spanato, pieno di sborra.
    
    Si muove lentamente, colpi cadenzati, parla: “Ma quanti ne hai presi oggi, eh, Rosy… hai fatto il pieno… hai goduto… stai godendo, dillo!”.
    
    “Si, Maurizio, godo”, rispondo io.
    
    Probabilmente è vero, non lo so.
    
    Passano ancora parecchi minuti, finalmente riesce a venire, mi strizza i fianchi e bestemmia, lo tira fuori e se lo asciuga sulle natiche, mentre mi molla uno sculaccione di commiato.
    
    Resto lì sdraiato, per riprendermi, l’ho già detto all’inizio. Così nudo e pieno ...
    ... della loro sborra mi guardano, soddisfatti, la cagnetta in calore li ha fatti divertire un’altra volta.
    
    Parleranno di oggi fra loro e con altri, dicendo quanto me ne hanno dato.
    
    Non riesco a trattenere tutto il liquido seminale che ho dentro, sta colando fuori, mi fa male la pancia.
    
    Mi accovaccio da una parte e lo faccio uscire, poi mi pulisco con un paio di fazzolettini che ho portato con me.
    
    Sono spariti tutti quanti.
    
    I mie pochi abiti sono appoggiati da una parte.
    
    Li indosso ed esco, sento l’aria che mi sale su per il culo, il buco è rimasto aperto.
    
    Mentre cammino da solo si accosta un tipo laido, un sessantenne che conosco già, col quale sono già dovuto andare, perché è un guardone ed una spia.
    
    Infatti: “Ti ho visto, Fuffi, nella cantina con tutta la banda… dalla finestra… ti hanno spaccato il culo… il tuo culo tutto sborrato non lo voglio, mi fai un pompino con l’ingoio, lo sai che ti conviene, altrimenti…”.
    
    Già, va in giro e dice a tutti quello che ha visto.
    
    Faccio di si con la testa, cagna troia puttana sfranta e asservita fino all’ultimo.
    
    Lì vicino c’è una legnaia, la porta è solo accostata, entriamo, lui si cala i pantaloni e si siede sopra una cassa, io, ancora un volta mi inginocchio.
    
    Ce l’ha molliccio, schifoso, puzzolente. Sa di innumerevoli pisciate, di non lavato, lo conosco già, gliel’ho già succhiato altre volte, me l’ha anche messo nel culo, più o meno con le stesse modalità di approccio.
    
    Non sono l’unico in paese che ...