1. Ombrelloni 2


    Data: 05/06/2021, Categorie: Tradimenti Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    Quell’estate fu per me certamente la più interessante per le grosse novità, per la frenesia con cui i fatti si susseguirono e per la grande messe di successi che ottenni a letto.
    
    A parte Carla, che era diventata quasi una esigenza fissa, accettai le provocazioni di tutte le signore eccitate che popolavano quel tratto di spiaggia; per molte ci fu la ripetizione e da alcune la promessa di continuare in città.
    
    L’episodio, in qualche modo, più sconvolgente me lo fece vivere una ragazza poco più che maggiorenne, che mi tampinò per alcuni giorni perseguitandomi soprattutto quando andavo a sciacquarmi sotto le docce dopo il bagno in mare: si ostinava a proporsi con tutti i suoi meravigliosi argomenti, più volte fece cenno all’accesso ai bagni, di cui avevo già sperimentato l’utilità; finché, una volta, decisi di accontentarla e mi ci diressi con determinazione; mi aprì la porta, mi lasciò passare, entrò e mi spinse in un bagno per donne.
    
    Decisamente era quasi una professionista nel baciare con una voluttà inaudita e, mentre la palpavo da tutte le parti beandomi delle freschezza e della consistenza delle sue tette piene ma ancora in crescita, del suo sederino che mi stava nelle mani completamente e della vulva fresca e completamente rasata, mi prese il membro e lo guardò ammirata.
    
    “Lo sapevo che ce l’avevi bello grosso! Nel didietro non lo reggerei perché mi spaccheresti come un melone; in vagina non se ne parla perché sono e voglio restare vergine: o una masturbazione o ...
    ... una fellatio. Cosa preferisci?”
    
    “Personalmente, preferirei spaccarti il didietro e aprirti la vulvetta; e lo farei anche, quanto meno per insegnarti a non provocare situazioni complicate. Ma, visto che sembri eccitata, giochiamo un poco con le mani; comincio io!”
    
    E diedi il via alla manipolazione più elaborata, più saporita e più lunga che fossi capace di realizzare, evitando accuratamente di spingere le dita troppo dentro, per non sverginarla con le mani.
    
    Quando si sentì masturbare il clitoride, cominciò a sdilinquirsi quasi scivolando a terra dal languore: la sostenni e la feci piegare a pecora per avere accesso con la bocca alla sua intimità.
    
    Sembrava sorpresa mentre le passavo la lingua a larghe leccate tra ano e vulva; ma impazzì quando presi a succhiarle il clitoride; l’orgasmo che mi esplose in viso quasi mi soffocò per la violenza e l’abbondanza.
    
    Quasi per non perdere una gara che solo lei immaginava, si fiondò sul mio membro con la boccuccia, veramente tenera e dolce; rischiando di slogarsi la mascella, ne fece entrare una buona porzione; la lingua piccola, sottile, sempre piena di saliva, mi percorse tutta la cappella e la esplorò fino al frenulo e al buchetto uretrale dove il leggero movimento mi diede brividi mai provati: le esplosi in bocca un orgasmo che neanche io pensavo di poter realizzare; ingoiò con una disinvoltura che mi lasciò perplesso.
    
    Alla fine, leccandosi le labbra, mi prese in giro.
    
    “Per essere un vecchietto, sei davvero forte. ...
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