1. Ombrelloni 2


    Data: 05/06/2021, Categorie: Tradimenti Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... di passare insieme ore lussuriose di piacere libero, io ti avrei tentato già da molti anni. Mi piace l’idea di stare qualche ora con te, anche se non accetterò mai di condividere la mia vita con nessuno.”
    
    Eravamo entrati in ascensore che si era subito riempito; Norma capitò davanti a me col suo culo monumentale; il fratellino in basso prese coscienza e levò la testa piantandola tra le due natiche.
    
    “Caspita, hai reazioni così rapide e violente?”
    
    “Con chi mi fa certi discorsi … !”
    
    Eravamo arrivati al piano, uscimmo quasi a fatica, aprii la porta e la lasciai entrare.
    
    “Vuoi fare la doccia? … Ti va se la facciamo insieme?”
    
    “A questo non avevo pensato, ma ora che me lo proponi, certo che voglio, e con gioia anche!”
    
    Prese il cellulare e chiamò un numero.
    
    “Ciao. Io ho trovato come rinfrescarmi e cambiarmi per bene; ne avrò per un’oretta.
    
    Loro? … Ah, bene, se tardano per me va anche meglio; voi fate un giro, ti chiamo quando ho finito. Ciao.”
    
    Di fronte alla mia faccia meravigliata, ritenne giusta una spiegazione.
    
    “Non sono sola qui, ci sono anche Rossana e Fulvio, li conosci no? … Siamo stati invitati ad un pranzo al mare e aspettiamo di incontrarci per andare a pranzo; adesso ti aggreghi, volente o nolente, specialmente se succederà quel che tutti e due auspichiamo.”
    
    Per tutta risposta mi limitai ad abbracciarla a tentacoli e a baciarla come un’idrovora.
    
    Mi spinse indietro.
    
    “Se non mi lasci andare in bagno, te la faccio qui per ...
    ... terra!”
    
    Ridendo corse verso il bagno e non si preoccupò di chiudere la porta.
    
    Quando capii che sta svuotando l’intestino, non solo la vescica, mi tenni un poco in disparte e lasciai che concludesse le sue operazioni.
    
    Quando si fu svuotata, scaricò lo sciacquone e solo allora mi feci avanti, per scoprire che aveva poggiato il pareo sull’attaccapanni dietro la porta e che si stava liberando del costume. La guardai incantato, mentre si avviava verso la doccia e apriva l’acqua regolando la temperatura.
    
    La raggiunsi nel box della doccia.
    
    Quando osservò finalmente da vicino il mio ‘fratellino’, si leccò le labbra, mi abbracciò con forza e mi succhiò la lingua per farla giocare con la sua.
    
    Per una buona oretta non facemmo che copulare alla grande: Norma era un po’ come la suora che esca dalla tonaca e sveli la sua femminilità.
    
    Abituato a vederla per anni nel ruolo di dirigente scolastico, mia diretta superiore, con l’abito e l’espressione del ruolo incollati addosso, mi sorprendevo a scoprire una donna caldissima, affamata di sesso, di esperienze, di novità.
    
    Le sperimentammo tutte, da quelle più semplici e note a quelle più ardite inventate da noi.
    
    Stavamo asciugandoci, ero steso sul letto e Norma, inginocchiata accanto a me, mi stava sottoponendo ad una lunghissima, tormentosa fellatio (l’ennesima della mattinata, perché sembrava piacerle tanto) quando il suo cellulare squillò; interruppe la succhiata e rispose quasi stizzita.
    
    “Ah, siete arrivati. Io sono ...
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