1. Vacanze in montagna


    Data: 25/05/2021, Categorie: Maturo Tabù Gay / Bisex Autore: Batman_112, Fonte: xHamster

    ... si attizzava e più muoveva veloce la mano sul mio uccello. A un certo punto ci stavamo consumando i cazzi a vicenda.
    
    Feci come aveva suggerito lui e iniziai a pensare che quella fosse davvero la mano della signora Elide.
    
    Mi stavo davvero immedesimando pensando a quella vecchia percona con quelle splendide gambe mezza nuda a segarmi l'uccello.
    
    Spruzzai. Una vera esplosione.
    
    Roger mi raggiunse quasi contemporaneamente.
    
    Coi nostri uccelli grondanti di sperma ci fissammo nel buio. Eravamo davvero soddisfatti.
    
    “Quando torniamo al paese, prima di tornare a casa mi sa che andiamo a fargli un salutino..” ridacchiò Roger.
    
    Non era affatto una brutta idea. Una bella chiavata con la biondina prima di tornare in città ci stava davvero bene.
    
    Chiusi gli occhi. Rilassato ora volevo davvero dormire.
    
    Roger invece no. Col viso posato sul cuscino accanto al mio mi sussurrò “Ma tu a chi pensavi?”.
    
    “Come scusa?”.
    
    “Prima. Dai che hai capito. Di chi immaginavi fosse la mano?”.
    
    “Niente... una signora...” minimizzai.
    
    “La conosco?”.
    
    Non volevo mentirgli “Può darsi...”.
    
    “Matura?” chiese.
    
    “Abbastanza”.
    
    “Fica?”.
    
    “Belle gambe, bel fisichino...”.
    
    “E te la sei già montata?”.
    
    “No per ora no”.
    
    “Troia?”.
    
    “Speriamo non so...”.
    
    “Come non so. O è una vacca o no. Se è vacca chiavala o dille che la chiavo io. Come si chiama lo posso sapere?”.
    
    “Preferirei non dirlo”.
    
    “Se dici che la conosco scusa perchè non mi dici il nome. Magari ha voglia ...
    ... del mio cazzo e non lo sò”.
    
    “Ne dubito” risposi secco.
    
    “Egoista pensi davvero che voglia solo il tuo...”.
    
    “Dai Roger smettila non voglio dire cose che poi...”.
    
    “Poi cosa?” s**ttò lui.
    
    “Poi magari litighiamo”.
    
    “Pensi di litigare per una vecchia puttana? Pensi che mi offenda se ti chiavi l'ennesima troia...”.
    
    Poverino, stava continuando a dare della troia a sua madre senza saperlo. Gli ero troppo affezionato per umiliarlo ancora. Era meglio confessare e succedesse quel che doveva succedere. “Senti, non ti offendere, ti giuro che è stato solo un pensiero e non ti farei mai una cosa del genere perchè l'amicizia per me è sacra.... Però, insomma, stavo pensando a tua madre”.
    
    Sulla stanza cadde un silenzio di tomba. Roger smise qualsiasi rumore, anche il suo respiro era assente. Per un istante temetti di averlo ammazzato....
    
    Poi vidi la sua mano muoversi frenetica. Il cazzo drizzarsi nell'ombra. “Sapessi le seghe che mi sono fatto pensando a quella troia” sussurrò.
    
    L'uccello gli era davvero tornato duro. Arrapato se lo stava menando pensando a sua madre.
    
    Se andava bene per lui tanto meglio.
    
    “Dai fammi compagnia. Tappiamoci insieme quella grandissima vaccona”.
    
    Non me lo feci certo dire due volte.
    
    La voglia c'era tutta.
    
    Di nuovo a segarci uno con l'altro sospirando e gemendo mentre pensavamo al cespuglio nero di Elide.
    
    Una bella fantasia nulla da dire tanto più che Roger iniziò a raccontarmi di una volta che l'aveva vista pisciare.
    
    “La ...
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