1. Con michela, ripetizioni e caffé .


    Data: 30/09/2017, Categorie: Etero Autore: DioBacco, Fonte: Annunci69

    E’ sabato mattina. Per fortuna oggi non ho nulla da fare. L’appartamento è in ordine, i vestiti sono puliti, sono alla pari con lo studio e il mio coinquilino è tornato a casa dai suoi per il weekend. Ho due giorni di pace e riposo. Passo la mattinata a fare un po’ di spesa per il pranzo e a cucinare. Mentre sto’ mangiando ricevo un messaggio da Michela, la mia compagna di corso con cui ho avuto un’inaspettata avventura qualche settimana fa. Mi chiede se oggi pomeriggio posso aiutarla a studiare. Non avendo nulla da fare accetto. Le dico che ho la casa vuota oggi e se vuole posso ospitarla. Accetta; ci mettiamo d’accordo sul trovarci verso le due di pomeriggio. Finisco di mangiare, resetto la cucina e nell’attesa guardo un po’ la televisione. Ripensando a Michela e al nostro ultimo incontro mi cominciano a balenare in mente diversi possibili scenari su come possa andare questa giornata.
    
    La mia mente perversa tuttavia finisce sempre sul fatto che faremo in un modo o nell’altro sesso. Non credo nemmeno che voglia studiare per davvero.
    
    All’una e mezza mi faccio una doccia veloce per rinfrescarmi ed essere pulito per quando arriverà. Faccio in tempo ad rivestirmi con una tuta che sento il citofono suonare. E’ lei, puntualissima. La faccio accomodare in casa. E’ vestita in maniera casual. Jeans, scarpe da ginnastica, una maglietta bianca che e una felpa con la cerniera ferma appena sopra il decolté. Indossa un po’ di trucco sotto gli occhi e un leggero lucidalabbra. Ha ...
    ... con se una borsetta con i libri e i suoi appunti. Mi ringrazia della mia disponibilità e mi da un leggero bacio sulle labbra. Riesco a percepire un lieve odore di lavanda.
    
    Ci mettiamo sul tavolo e iniziamo il ripasso. Siamo vicini e il suo odore sta diventando più intenso. Incomincio a sentirmi un po’ eccitato ma riesco a resistere e a non dare a vedere il mio principio di erezione. Andiamo avanti per un’ora buona quando decidiamo di fare una pausa. Mi alzo e mi appresto a fare il caffe. Non la sento che si alza pure lei. Chiudo la moca e l’appoggio sul fornello quando sento le sue mani sulle mie spalle. Mi sussurra che non vuole bere caffè. Vuole qualcosa di più caldo.
    
    Mi giro e il nostro sguardo si incrocia. Come l’ultima volta non servono parole in più. Ci baciamo, questa volta con più calma, godendoci il momento. Abbiamo tutto il tempo che vogliamo. Le mie mani esplorano e tastano il suo ampio sedere mentre lei mi circonda il collo con le braccia. Le stringo una natica e un lieve mugolio le scappa. Ne approfitto per chiederle di spostarci in un posto più comodo. Sorride maliziosa e dopo avermi tastato la patta la conduco nella mia camera. Ci spogliamo a vicenda un indumento alla volta, continuando a baciarci e a giocare con le nostre lingue. Restiamo in biancheria intima e ci sdraiamo sul letto. Le nostre mani scorrono in ogni parte del corpo, toccando e stringendo i punti più sensibili. Mi stacco da lei e inizio a scendere verso il basso. Il suo corpo grassottello ...
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