1. UN INCIDENTE FORTUNATO


    Data: 18/05/2021, Categorie: Incesti Autore: rachele45, Fonte: RaccontiMilu

    Salve a tutti, vi racconterò uno sviluppo inaspettato della storia con mia zia Sara, e visto che diversi lettori mi hanno chiesto se la storia è vera o meno, lo prometto, è una storia realmente accaduta!
    
    Dopo la prima scopata con mia zia Sara, ve la ricordate quella in cui mi volle misurare il pisello, ne seguirono altre 3 o 4, io ero sempre eccitato pensando a lei come potete immaginare.
    
    Fu lei però ad un certo punto a frenarmi dicendo che stavamo esagerando e che qualcuno poteva insospettirsi della cosa, mio malgrado accettai la richiesta di “tregua” finche un giorno in piena estate, zio Carlo marito di mia zia Sara mi telefona – Ehi nipotino che fai più tardi?-
    
    -niente zio sono in giro con amici, volevi qualcosa?-
    
    – si! Vieni da me fra un ora che ti faccio divertire un po’!-
    
    Pensavo a cosa potesse volere mai!, lui è un tipo molto giovanile e divertente, ma non riuscivo proprio a capire cosa volesse.
    
    Arrivai a casa sua con qualche minuto di anticipo, suonai rispose zia, tuo zio è in garage fu la sua laconica risposta. Sembrava incazzata con lui, mah! Vediamo un po’ che c’è di bello pensai.
    
    Lo raggiunsi in garage e lo vidi che armeggiava con la sua vecchia moto un Honda degli anni 70, appena mi vide – ehi moccioso! Ti va di fare un giro su una vera moto?- il suo entusiasmo era alle stelle, lui ha 2 figlie femmine, e anche se mi sono scopato la moglie, io ci tengo a lui andiamo d’accordo e sempre simpatico e gentile con me, anche se è lui lo zio ...
    ... acquisito.
    
    Cosi pensai anche se a me non è che freghi molto delle moto, perché deluderlo allora – fantastico zio! Ma c’è la farà a portare tutti e due? – ci piaceva prenderci in giro, ci punzecchiavamo spesso, sul calcio in modo particolare.
    
    Nel frattempo scese giù zia Sara, sempre bellissima ed elegante, mi salutò come faceva di solito baciando e coccolandomi un po’, finche zio non mi porse un casco e mise in moto la sua amata Honda.
    
    -salta su, che andiamo a donne!- mi disse schernendo la moglie, che rispose a tono –si si portati il cellulare che se restate a piedi con questo catorcio almeno vi vengo a recuperare! Marco se non vuoi andare non devi eh!!-
    
    Ormai ero già in sella, sorrisi alla zia e partimmo.
    
    Non era male girare per la città su quella vecchia moto, zio faceva un po’ il ragazzino, prendendo in giro qualche fanciulla con lo scooter e dava gas, a dire il vero facevo più rumore che altro però era divertente.
    
    Era ormai mezzoretta che si cazzeggiava, quando comincia a piovere, avete presente quei temporali estivi, arrivò una botta d’acqua tremenda.
    
    – Marco ci vogliono 10 minuti per tornare a casa che dici aspettiamo che passi o vuoi vivere l’emozione di andare in moto anche sotto la pioggia?-
    
    – Dai zio tira fino a casa tanto ormai ci siamo bagnati- gli dissi gridando da dietro.
    
    Mi potevo star zitto!!! Sarà stata la troppo acqua, o forse che zio non era più abituato a guidare quel rottame, ma ad una curva scivolammo, io che tra l’altro stavo cercando ...
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