1. Colpa del reggiseno 1


    Data: 15/05/2021, Categorie: Incesti Autore: xstrex@libero.it, Fonte: EroticiRacconti

    ... fredda tremante incerta.
    
    Affannati rossi in viso, - va bene ma tu chiudi gli occhi e pensa a qualcos'altro-, e come faccio se tutto quello che voglio e posso pensare sei tu, mentre controlli se ho gli occhi chiusi, ma non troppo,
    
    la tua mano fredda in questa stanza calda mette brividi, ansimo, mentre ti spio, muta pian piano riesci a essere meno impacciata, e mi porti presto al culmine e dio mi giro per non sporcarti, e praticamente sporco tutti i pantaloni che avevamo scelto, ma che per fortuna on prenderemo, mi pulisco mi rivesto, in un mutismo frettoloso mettiamo a posto alla meno peggio quei pantaloni, paghiamo la felpa, e ci dirigiamo al piano di sopra, vai verso il reggiseno di cui parlavi mi accorgo che il completo con le mutandine saresti uno schianto così mi avvicino, cercando di usare le parole giuste le dico, -Chiara scusa per prima ero ultra eccitato e l'istinto ha prevalso su tutto, non so come scusarmi, non ci sarebbe modo, se ti piacciono cerco di farmi perdonare ti prendoti anche le mutande, se ti piacciono,- lei si gira capisce il mio imbarazzo -è il minimo che puoi fare- dice cercando di ...
    ... stemperare la situazione, mentre torniamo a casa, mi riabbraccia forse con più tenerezza di quando siamo arrivati, mi dice, -fratellone, non essere cupo, sai alla fine in quel camerino mi sono eccitata anche io, ero curiosa, e ti devo dire che alla fin fine son contenta che il primo ragazzo a cui ho fatto una sega sia tu, perché so che non saremmo andati oltre e ho potuto un po' esercitarmi, la situazione aveva eccitato anche me non ho avuto mai i capezzoli così duri, il fatto che ci fossi tu con me mi ha fatto stare più tranquilla, e per ringraziarti del regalo ti prometto che te lo farò vedere addosso, basta che tu torna a sorridere- io ero ancora più in confusione, ricordare quella scena, immaginare i suoi capezzoli, il completo mi era già tornato duro, e con la testa fra le nuvole mi dici ancora, -te o immagini il tipo che proverà quei pantaloni poveretto!
    
    E scoppiamo insieme in una risata liberatoria, ora sono io sono io che ti stringo ti abbraccio e ti sussurro – che scema che sei grazie Chiara ti voglio bene-
    
    e ci dirigiamo verso caso con mille immagini e tante speranze di quello che poi sarebbe successo 
«123»