1. L’educazione di mia cugina


    Data: 07/05/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Autore: Elimo, Fonte: RaccontiMilu

    ... causale concomitanza di fattori: sono più piccolo di mia cugina di pochi anni e proprio per questa piccola differenza d’età, le grandi tette di mia cugina Martina le ricordo, da sempre, ballare di fronte ai miei occhi, tanto che ho sempre ritenuto che siano state loro ad avermi insegnato a masturbarmi. Infatti in passato non mi erano mancate le occasioni per farlo: avevo condiviso lo stesso letto, l’avevo vista in intimo, l’avevo sbirciata dal buco della serratura mentre si cambiava… Osservata al mare o con magliettine leggere… ricordo ancora l’odore dell’intimo rubato e la tensione notturna di lunghissimi centimetri percorsi verso di lei, le volte che abbiamo dormito nello stesso letto fino a posarle la mano sul culo ma ricordo soprattutto un viaggio in nave a Lampedusa dove per la paura della bufera, mi si incollò tanto stretta, da portarmi spesso al bagno a masturbarmi, anziché a vomitare.
    
    Ma erano soprattutto le fantasie su di lei che avevano affollato la mia mente per anni: immergere il cazzo tra quei seni, versarle gocce di sborra calda nella bocca spesso stizzita, infilare dita profonde in quel culetto piccolo, sodo di palestra e certamente vergine erano solo alcune scene di un desiderio proibito. Penetrarla con sguardi, parole, suoni, odori e sapori lascivi, educandola ad una religione malata, trasformarla in una porca assoluta, era più che una voglia, un pensiero, certo, costante, continuo, ma al tempo stesso il desiderio più violento che mi aveva accompagnato ...
    ... crescendo.
    
    Così, un giorno successe che i desideri si avverarono, e l’occasione fu, ovviamente improvvisa ed apparentemente inattesa, in un notturno viaggio di ritorno da una normale festa di famiglia, tra strette stradine di campagna.
    
    Fu la cresima di un nipotino a portarci insieme fuori città e farmela ritrovare mezza brilla sul mio fuoristrada in una fresca notte d’estate in mezzo alle campagne siciliane.
    
    Martina quella sera aveva bevuto molto: non lo faceva quasi mai, quella ordinaria festa di famiglia infatti, a confronto con il vuoto della sua vita, a lei era parsa “bellissima” e nella sicurezza della situazione, nell’affettuosità della parentela, nell’allegria del ballo, nella naturalezza dei miei inviti a bere, non si rese conto di quanti fossero stati i bicchieri di troppo.
    
    Il bianco siciliano così fresco e beverino nelle notti d’estate, ora, sulla strada del ritorno, tra le campagne siciliane presentava il conto, obbligando ad tragitto cauto, fu ben più lungo e divertente dell’andata, condito da continui inviti ad andare piano, da risate fin troppo allegre e sonore, continue fermate a far pipì… battute, doppisensi ed inusuali confidenze.
    
    “No, no…non sono gli uomini stronzi! …la colpa è Tua che sei una stronza puritana!!!”
    
    “Vaffanculo… siete voi che siete stronzi…tutti stronzi Ahahahha….!!!”
    
    “Nooo… sei tu che sei bigotta…!! Bigotta e frigida Ahahahha….”
    
    “Ahahahha….Nooooo… non è così…. siete voi che non sapete coinvolgerci…”
    
    “Ma finiscila, ...
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