1. Vacanze a rimini


    Data: 04/05/2021, Categorie: Trans Autore: DanaB, Fonte: Annunci69

    ... visto che nella macchina che vi è venuta a prendere c’erano due uomini. Chi erano? –
    
    Lei mi si strusciava addosso come una cagna in calore senza rispondermi e invece mi fece:
    
    -Spogliami tesoro. - Io cominciai a farlo. Quando le sfilai le mutandine le sentii fradice. Lei sicuramente sentiva che ero eccitata e approfitto per dirmi all’orecchio:
    
    -Uno era l’amico di Lidia, l’altro era quello che mi ha corteggiato l’altra sera. -
    
    -Gustavo? Ci ha provato ancora? –
    
    Le chiesi io. Lei per un po’ non mi rispose continuando a strusciarsi a me. Io allora insistetti e le feci:
    
    -Era una domanda sciocca vero? Ci hai fatto l’amore?-
    
    Io intanto l’avevo penetrata ero entrata in lei con estrema facilità, più facilmente del solito. Appena lei mi disse di si me ne venni dentro di lei.
    
    Continuando a strusciarsi contro di me, cominciò a raccontarmi cos’era accaduto nei minimi particolari. Io sentendola raccontare mi eccitai ancora. Facemmo di nuovo l’amore. Era chiaro che lei capiva quanto mi eccitava sentirla raccontare quello che aveva fatto. Lo faceva senza pudore.
    
    -Quel porco, mi ha fatto sentire proprio una troia. Me lo ha messo dappertutto. Mi ha fatto godere da matti. –
    
    Questa volta me ne venni mentre lei mi diceva che lui aveva un cazzo molto più grosso del mio.
    
    La mattina dopo ci svegliammo abbastanza tardi. Prima di andare al mare mi dissero che la sera volevano andare in discoteca io dissi che ero contentissima.
    
    Alla fermata del pullman della ...
    ... discoteca vidi ad attendere l’uomo che mi aveva strusciato la prima volta che avevamo preso quel pullman. Incontrai il suo sguardo. Sicuramente anche lui mi aveva riconosciuta. Lidia e mia moglie salirono prima di me. Mi accorsi che l’uomo aspettava la mia salita. Infatti sali subito dopo di me. Mi ritrovai pigiato ad un metro da Lidia e mia moglie. L’uomo mi stava dietro e mi fece subito sentire il suo uccello. Io dovevo fare uno sforzo per cercare di non far trasparire quello che provavo. Ad una fermata la ressa ci separò e solo poco prima dell’arrivo lui riuscì ad accostarsi di nuovo a me. Durante la serata lui gironzolo sempre intorno a noi. Riprese il pullman insieme a noi. Durante il viaggio mi fu sempre incollato dietro. Io corrispondevo le sue spinte e i sui strusciamenti. Le donne erano molto vicine a me. Anche se cercavo di controllarmi non potevano non capire cosa stava succedendo. Ma non me lo dissero apertamente.
    
    Una volta a casa però , appena in camera, Lina si strinse a me e con le mani andò sulle mie natiche poi mi slaccio i pantaloni baciandomi lascivamente. Poi si scosto un attimo facendo cadere i pantaloni. Mi guardo interessata e mi disse con voce roca che mi stava bene. Che la eccitavo. Mi venne dietro stringendosi a me mi premeva il suo pube sul culo.
    
    Io eccitato le chiesi:
    
    -Ma che fai? -
    
    -Voglio capire cosa sentiva l’uomo che ti stava dietro sul pullman. -
    
    -Non capisco di cosa stai parlando. - Provai a replicare io che però avevo capito benissimo ...
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