1. Salve terra, qui koona 15a parte


    Data: 04/05/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69

    ... intervenni, ma non sapevo cosa dire…
    
    “…”
    
    “Allora, piccola demone ! Il momento di separarci è arrivato. Controlla che il collare del casco sia chiuso e bloccato.”
    
    Mentre ricontrollavo l’ennesima volta Mario, onde impedirmi di restare con lui, da soli con l’infinito davanti, mi afferrò per i fianchi e mi spinse delicatamente fuori; era tutto nero, che più nero che più nero non si poteva. Cercai con lo sguardo la Micenea, ma non riuscivo a vederla. E mentre cercavo di voltarmi venni afferrata per le spalle; la mia sorpresa durò un paio di secondi, poi le mani diventarono due… e mi cinsero per la vita. Mi sollevò con delicatezza lentissimamente dato che nel cosmo un piccolissimo movimento poteva far prendere molta velocità. L’uomo dietro di me parlò:
    
    “Signorina, la prego stia calma e si muova poco. La porterò verso la Micenea con lo zaino propulsore. Voltai la testa per un ultimo istintivo sguardo verso la Pegaso. Il signor Quartarelli mi riprese di nuovo:
    
    “Non si muova così repentinamente ! Rischiamo di roteare ed allontanarci un po’ troppo…”
    
    La Pegaso aveva ripreso a ruotare, Mario probabilmente aveva richiuso il portello e sicuramente reinserito l’ossigeno. Quartarelli mi stava portando verso la Micenea. Riuscivo a vederla a malapena in quella oscurità.
    
    “Siamo molto lontani, signore ?”
    
    “Cinquanta dal terminale di rifornimento, ma centotrenta metri circa da percorrere in avanti fino all’anello zero-g.”
    
    “Non riesco a vedere la nave…”
    
    “Non siamo ...
    ... dalla parte del sole adesso…da questo lato intendo.”
    
    Naturalmente su Titano sapevo valutare le distanze perché ero su una superficie, e dentro un comodo mezzo di trasporto. Adesso, non fosse stato per il signor Quartarelli, ero già nel panico. Di stelle ce ne erano tantissime, ma tantissime; più di quanto avessi mai sospettato; ma percepivo la loro lontananza. Ed anche la leggerezza del mio corpo in mano al mio astronauta di soccorso. Cominciavo ad avere una certa paura dell’accoglienza a bordo, e soprattutto del tenente Paula Terry; avevo capito che avrebbe preso lei il compito di custodirmi dopo la morte di Johanna.
    
    “Signore…?”
    
    “Sì ?”
    
    “Che tipo è il tenente Paula Terry ?”
    
    “Ah, la Terry ! Un valido ufficiale in terza. Altri dieci anni e sarà comandante ! O istruttore all’accademia ! Quella donna ha le palle signorina ! Ma tanto vi conoscerete fra poco. Il comandante Kränz gli è preso uno scatto d’ira, ed è stato sostituito momentaneamente. Deve smaltire una sfuriata !”
    
    “Non è colpa mia signore !”
    
    “No, infatti…semmai la colpa era del suo…amico…Van Brenner intendo...”
    
    “Tutti tesi a bordo allora !”
    
    “No, un po’ certo, beh sa, curiosi ! Però certo ! Ha fatto andare fuori di testa il vecchio, che oltre tutto era risultato ad un controllo casuale positivo all’alcool test, e così gli ufficiali in seconda ed in terza lo hanno confinato nei propri alloggi. Tutto secondo la legge di navigazione spaziale, che devo dirle fin da ora dovrà osservare anche lei una ...
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