1. Nicola, il più carino - capitolo 3


    Data: 04/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... erano divenuti amici giocando quello sport a scuola. Robbie era bello come Nic, occhi ghiaccio-blu, capelli neri pettinati con gel. Aveva un carattere spiritoso e burlone ed una lingua tagliente come un rasoio.
    
    Mi si avvicinò e mi diede la mano che io strinsi; lui aveva una presa piuttosto forte.
    
    “Felice di conoscerti.” Gli dissi.
    
    “Anch’io. Quindi se ho ben capito voi non vi vedete da un po’?” Chiese.
    
    “Sei anni!” Dichiarai mentre facevo l’occhiolino a Nic.
    
    “Quanto tempo! Mi piacerebbe non vedere mio cugino per altrettanto tempo.”
    
    “Non ti piace?” Chiesi.
    
    “È un moccioso,” Rispose. “E quello è il suo lato buono!”
    
    Noi ridemmo allo scherzo. Restammo in silenzio per un po’, poi Robbie mise le mani in tasca e gettando uno sguardo a Nic e chiese: “Allora, staremo qui tutto il giorno?”
    
    Nic ed io ci rendemmo conto di essere imbambolati ma poi ci riprendemmo.
    
    “Um, no.” Disse Nic rimettendo in ordine i pensieri: “Robbie, tu puoi portare la bicicletta in casa. Gianni, vuoi parcheggiare la macchina nel garage?” Io accennai col capo e poi sorrisi a Robbie prima di girarmi e dirigermi verso la mia macchina.
    
    Mentre mi stavo allontanando sentii Robbie chiedere a Nic sottovoce: “Così lui è tuo cugino?”
    
    “Sì.”
    
    “Quanti anni ha?”
    
    “Ventiquattro anni.”
    
    Ci fu una breve pausa, poi Robbie chiese beffardamente: “Sei sicuro che non ci stavi limonando?”
    
    Girai la testa e vidi Nic dargli un pugno sul braccio e ringhiare allegramente: “Taci idiota.” Robbie rise ...
    ... e poi i due scomparvero nella casa.
    
    Mentre invertivo la marcia con la macchina e la portavo nel garage che Nic aveva aperto per me, mi sentivo preso da vertigini, stordito ed eccitato oltre ogni immaginazione. Sarebbe stato un fine-settimana magnifico.
    
    Dopo che ebbi portato la mia borsa nella camera degli ospiti che era situata tra quella dei genitori e quella di Nic, Nic ed io ci sedemmo vicini sul letto mentre Robbie si faceva una rapida doccia per pulirsi prima della festa. Finalmente eravamo da soli; i nostri sogni finalmente stavano diventando realtà. Per un po’ ci siamo guardati negli occhi, guardando cosa era cambiato e cosa era rimasto lo stesso. Eravamo ambedue più vecchi, evidentemente, e più maturi: lui aveva 18 anni ed era sulla soglia della maturità, mentre io ora ero un uomo di 24 anni. Ma io penso che ambedue capivamo che la passione che si era accesa sei anni prima tra di noi ora stava bruciando più brillante che mai. E così esplorammo la profondità di quella passione col bacio che ambedue stavamo aspettando da così tanto tempo. Era un semplice bacio ma attraverso di lui dimostrammo l'uno all'altro la forza e la persistenza dell'amore che condividevamo e che speravamo di continuare a condividere a lungo nel futuro.
    
    Ci separammo ed un senso di calma ed appagamento profondo ci avvolse. Tutto andava per il meglio ed io ero più felice che mai. Ma poi sentii qualche cosa di fastidioso in fondo alla mia mente, un morbido bisbiglio di una voce che seminava ...
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