1. Nicola, il più carino - capitolo 3


    Data: 04/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... investisse, mi avvolse con le sue braccia potenti stringendomi con forza, ansimava emotivamente. La mia testa girava quando lo strinsi fra le mie braccia, il sudore sotto della sua camicia mi fece incollare a lui e sentii il suo cuore che batteva all’impazzata. Non potevo credere che stesse accadendo davvero! Ma lui era lì, noi eravamo lì, finalmente uno nelle braccia dell'altro, stringendoci l'un l'altro come se non ci fosse un domani. Era vero, tutto vero ed improvvisamente sentii il desiderio di gridare come un bambino.
    
    Alla fine, dopo quella che sembrò un’eternità, interrompemmo l'abbraccio e ci guardammo. Non erano necessarie parole, i nostri occhi e l'amore nelle nostre espressioni dicevano tutto quello che volevamo dire. Non riuscivo a credere quanto fosse diventato bello, con naso grazioso e zigomi definiti, i capelli biondo sabbia gli solleticavano la fronte, i suoi occhi grigio-verde che brillano leggermente annebbiati dalle lacrime di gioia, le sue labbra dolcissime che tremavano per l’emozione. Vedendolo di fronte a me pensai a tutte le foto che mi aveva spedito documentando come stava crescendo e compresi quanto poco una foto è veritiera. Non riesce, non può portare sentimento o emozione o pensieri. Qui, di fronte a me lui era così genuino e vivo e molto più desiderabile di quanto avrei mai immaginato. Credo che pensieri simili li ebbe lui perché inchinò la testa verso la mia per baciarmi. Io chiusi gli occhi e feci lo stesso, dopo tutto questo era quello ...
    ... che stavo aspettando da sei lunghi anni, ma un campanello cominciò a suonare nella mia testa: non ancora. Quindi alzai una mano tra le nostre labbra per fermarlo.
    
    “Cugini!” Gli ricordai in un bisbiglio.
    
    “Nessuno sta guardando!” Bisbigliò lui di ritorno e sentii della disperazione nella sua voce.
    
    Ma poi qualcuno tossì dietro di lui ed una voce maschia disse: “Questo è un tuo fratello perduto da lungo tempo o qualche cosa del genere, Nic?” Gli occhi di Nic si allargarono, ma riguadagnò rapidamente la calma, respirò profondamente e poi si voltò.
    
    Un ragazzo della sua età con una piccola borsa di palestra sulla schiena era su una mountain bike in fondo al sentiero della casa di Nic e ci guardava intensamente. Poi Nic lo riconobbe e sorrise. Era il suo miglior amico, Robbie.
    
    “Ehi Rob!” Lo salutò, si diresse verso il ragazzo ed io lo seguii. Il ragazzo scese dalla bicicletta, la appoggiò a terra e strinse vigorosamente la mano dell’amico.
    
    “Stai limonando con questo ragazzo?” Chiese guardandomi, ma capii che stava scherzando. Nic rise: “Nooo, questo è mio cugino, Gianni.” Poi si rivolse a me e mi presentò il ragazzo. “Gianni, questo è il mio miglior amico Robbie. Si è offerto di aiutarmi ad preparare per stasera.” Mi ricordai quello che Nic mi aveva detto del ragazzo che era il suo miglior amico: il suo nome giusto era Roberto, ma tutti lo chiamavano Robbie ed abitava ad alcuni isolati di distanza. Come Nic era un appassionato giocatore di pallavolo; infatti, i due ...
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