1. La contessa dell'aquarama


    Data: 30/09/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: forrestsherman, Fonte: Annunci69

    ... materassino bianco, vidi che si toglieva il costume, estraendo un coso veramente doppio del mio!
    
    Ramon si chinò su di lei sempre carponi, tenendosi il membro con una mano e poi non lo vidi più, vidi che spingeva lentamente. Non dovevo sforzarmi per immaginare dove lo stesse puntando.
    
    Vidi che diceva qualcosa nell’orecchio della Contessa, che strinse i denti e serrò gli occhi. Improvvisamente vidi Ramon dare un colpo di reni e capii che era entrato in lei.
    
    La Contessa si lasciò sfuggire un gemito di dolore ma subito notai il suo viso distendersi e modificare l’espressione in una di piacere e diceva “ ohh siii, cosiiiì..ohh che bello...mi riempi tutta…oleèè olleèè..arribaaaa.arriba..” pensavo che lo spagnolo la eccitasse…mi avrebbe raccontato in seguito la sua prima esperienza a 27 anni, con tre uomini, di cui uno un torero, il fratello di Ramon, che si chiamava Estebàn, nella sala dei ricevimenti del consolato italiano di Madrid, mentre suo marito scopava due ragazze andaluse vestite in modo tradizionale coi pizzi...e lei era stata merce di scambio perché suo marito potesse averle..”
    
    Chiuse gli occhi e si mosse a scatti, inarcando la schiena e sollevando la testa al cielo e quindi sollevando la bocca dal mio pisello, ma sempre tenendolo in mano...capii che aveva avuto un orgasmo.
    
    Sentivo che Ramon ancora spingeva ritmicamente…La contessa poi disse “Ramon Fermati! Vieni qua!” e mi guardò con un sorriso malizioso, si alzò in piedi e si pose dinanzi a me a gambe ...
    ... aperte. La fissavo mentre prendevo in mano il mio membro già troppo sollecitato e lo trattenevo verticale. La baciai nel canyon boscoso…colava di liquido suo e pensai di Ramon…ero sconvolto, le dissi “ Venga!” la invitavo indicando con lo sguardo il pene e lei appoggiandosi alle mie spalle scese, io le fui immediatamente dentro: era eccitatissima, aperta e capiente.
    
    Non emetteva un gemito, scendeva sino in fondo e continuava con la bocca a cercare ancora i miei baci.
    
    Con le labbra unite e le lingue che si contendono lo spazio ognuna nella bocca dell’altra iniziammo a muoverci. Tramite le lingue ci scambiavamo parte del piacere che reciprocamente ci davamo con mie spinte e suoi ancheggiamenti.
    
    Volevo stimolarla di più ma non riuscivo a raggiungere il suo pube con la mano, perché lei era premuta contro di me, allora le stringevo i glutei.
    
    Sentivo premere il seno e fare rotazione con forza sul mio petto, le nostre pelli s’incollavano, non riuscivamo a separarci. Lei ancheggiava con movimenti sempre più ampi, la sentivo chiudersi ritmicamente contro il mio membro mentre ogni suo muscolo si tendeva.
    
    Improvvisamente la sua lingua si fermò, rimase immobile mentre respirava il mio fiato e fremeva. Percepii delle regolari e ritmiche contrazioni nel suo ventre: stava godendo di nuovo.
    
    Mi afferrò il capo e lo trattenne per spingere con forza le sue labbra contro le mie, come se non volesse urlare e tentasse di spegnere dentro di me i gemiti che non riusciva a trattenere ...
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