1. Zio acquisito


    Data: 02/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... ed infilò la bocca tra le due melette per baciare e leccare il piccolo pertugio grinzoso che di lì a poco avrebbe violato. Fu un sublime godimento per entrambi: per l’uomo che aspirò il profumo intenso della giovinezza e per il ragazzo che si sentì sollecitare la sua intimità per la prima volta. Quando la fessurina fu fradicia di saliva, l’uomo si tirò su e puntò il grosso glande paonazzo all’ingresso del piacere e spinse un poco per iniziare ad aprirlo, ma senza entrare.
    
    Un delizioso “Ahhh” di piacere lo accolse. Si sdraiò con tutto il suo possente torace villoso sulla schiena del ragazzo e lo abbrancò con le forti braccia. Spinse ancora lentamente senza fermarsi. Il muscolo giovane della rosellina si adattò subito alle dimensioni di quel corpo estraneo e si aprì senza difficoltà. Entrò così pian piano prima la cappella, poi il tronco. Tutto fino in fondo, fino a che i peli pubici non gli graffiarono la pelle delicata e si fermò. Silvano era senza fiato. Provava solo un enorme piacere di essere desiderato, di essere posseduto da un vero maschio.
    
    “Lo senti? Lo senti il cazzo come ti desidera? Ti piace?”
    
    “Siii” riuscì a dire.
    
    “Perché sei una troia nata. Lo avevo capito subito e non sai quanto ho desiderato questo momento. Adesso reggiti forte”. Cominciò ad entrare ed uscire prima lentamente per pochi centimetri, poi sempre più veloce e per una lunghezza sempre maggiore finché, senza alcuna resistenza da parte del buco ormai dilatato, prese a montarlo come un toro ...
    ... infuriato con i suoi oltre venti centimetri di nerchia dura. Senza uscire mai e lasciandogli dentro solo la cappella durante il rinculo. I loro gemiti risuonavano nella stanza assieme allo sbattimento delle palle ed allo sciacquio degli umori creatisi.
    
    “Cazzo. Sei favoloso. Ti sto sverginando, piccola troia. Ce l’hai meglio di una figa. Ti spacco il culo, ti sfondo. Cazzo, cazzo, cazzooo”.
    
    “Si, si. Ahhh, siii. Scopami, scopami. Sono tua, la tua piccola troia. Ahhh”. Non resistette ed il suo cazzetto eruttò sul pavimento senza che se lo fosse toccato.
    
    “Siii, troiaaa. Allora ti piace proprio! Tiè, prendi, prendi puttana”. Prese a sbatterselo a tutta forza e ferocia. Continuarono così per almeno quindici minuti finché il maschio gli esplose dentro con un rantolo che si trasformò in un ruggito mentre cinque o sei bordate di densa crema riempirono il ragazzo fino agli occhi.
    
    Stettero così, uno dentro l’altro, per un po’ fino a riprendere fiato. Juan uscì lentamente il cazzo completamente lucido del suo sperma e si sedette a cosce larghe sul divano. Silvano rimase in piedi perché dal culetto gli scendeva un rigagnolo di sborra lungo la gamba sinistra e avrebbe potuto sporcare. Questo però gli permise di poter ammirare il suo uomo in tutta la sua possanza. Uno splendido animale dominante fatto di muscoli e pelo. Si toccò dietro e si rese conto di avere ormai una voragine spanata. Quello si toccò con due dita e scrollò il pene ancora barzotto come ad invitarlo.
    
    “Allora, ...