1. Coscienza e verità


    Data: 01/05/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... Durante il tempo in cui si gira irrequieta nel letto le tornano in mente le sue immagini a tavola, mentre bacia la sua amica insaziabilmente assieme alla mano destra che sbottona la camicetta per toccarle i capezzoli già induriti, peraltro noncurante d’essere osservato. Il suo focoso desiderio di maschio era così palesemente coinvolgente e talmente percettibile, poiché si poteva constatare qualcosa d’animalesco, allo stesso tempo inoltre di sprezzante, di chi prende quello che vuole senza chiedere o meno, se sia appropriato, opportuno, permesso e tollerato.
    
    “E’ proprio sboccato e sfrontato, è senza complessi né inibizioni costui. Ma come si fa a comportarsi agendo così davanti a tutti?” – ripeteva verso sé stessa non riuscendo a trovare un’accettabile, ammissibile e convincente interpretazione.
    
    Lei sta barando con sé stessa, perché se lo chiede con un bugiardo e finto stupore, in realtà il ricordo la eccita eccome, perché le piace l’idea del proibito, del vietato, del limite appena varcato tra la decenza e la spudoratezza, tra il lecito e lo sconveniente. Quando sente la porta della sua camera aprirsi non si volta, il cuore batte in accelerata, il suo respiro è trattenuto a fatica, avverte dentro di sé una sensazione totalmente nuova, una sorta d’angoscia carica d’attese, un timore misto con un’eccitazione palpabile, per questo motivo non aveva chiuso con la chiave. Le lenzuola si scostano, la denudano esponendola alla penombra della stanza illuminata indirettamente ...
    ... dalla luce della strada, intanto che brividi caldi s’inseguono sulla pelle raggrinzita. Lei non protesta, poiché sarebbe inutile e stupido, così resta in attesa, lui la scruta, osserva le sue fattezze con calma libidinosa, dato che la sua pelle candida sembra ancora più trasparente nella semioscurità. Quando si china su di lei per regalarle uno dei suoi baci rapaci, si sente già cera morbida tra le sue mani. Una malleabile cedevolezza e un intrepido desiderio d’essere oggetto delle sue voglie imperiose s’impadronisce di lei, la sua lingua s’intrufola con forza tra i suoi denti divorandola e lei annaspando s’aggrappa a lui tirandolo verso di sé. Lei sprofonda in un vortice quando il suo corpo possente si posa sulla sua fragilità, pochi preamboli tra loro due, perché Leandro non perde tempo. La sua spada dura e tagliente come l’acciaio affilato la penetra con decisa veemenza, la possiede con prepotenza, si muove a ritmi irregolari sapendo quando fermarsi e quando accelerare i colpi.
    
    Leandro domina e signoreggia i suoi pensieri, affascina e soggioga la sua immaginazione, padroneggia e piega il suo corpo, controlla la sua volontà e guida persino l’anima, niente le appartiene più, tutto gli spetta di diritto, per cui lei ora gode, freme, sussulta soltanto perché lui glielo permette. Dopo Leandro si discosta e in modo indelicato e irriguardoso le allarga le gambe, per affondare il suo viso e bere golosamente da quella deliziosa fonte quel succo colante, lo fa con destrezza e con ...
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