1. La complice - il primo scambio con elisa


    Data: 01/05/2021, Categorie: Scambio di Coppia Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69

    ... faceva certo la bella statuina. La ammiravo, e pregustavo ciò che sarebbe avvenuto. La ragazza era davvero bellissima. Il pensiero che di lì a poco l’avrei vista godere mi inebriava. Non feci nulla per forzare i tempi. Il momento magico arrivò. La ragazza disse che andava a farsi una doccia. Ne emerse vestita solo con un accappatoio. Era il segnale. Le due ragazze iniziarono a baciarsi. Prima timidamente, poi sempre più profondamente. Vedevo le loro lingue intrecciarsi e non riuscivo a credere ai miei occhi. Stava succedendo. Stava succedendo davvero! E. le sfilò l’asciugamano e la ragazza apparve nuda. Io ero seduto accanto a loro mentre l’uomo osservava a un paio di metri. La Lupa fu perfetta. Prese la mano della bionda e la posò sui miei pantaloni. Senza che dovessi fare il benché minimo gesto. Mi spogliò e chiese all’altra con aria maliziosa: “mi aiuti?”. La Lupa mi stava portando la sua preda. Le due bocche iniziarono a disputarsi il mio cazzo, le loro bocche passavano a turno su ogni centimetro del mio cazzo. Quando una lo prendeva profondamente in gola, l’altra giocava con le palle; e viceversa. Ero in paradiso.
    
    Arrivò anche il suo compagno. E. si stacco e senza alcun imbarazzo (l’uomo le piaceva) si sedette sulle ginocchia. Quelle labbra che avevano succhiato il mio cazzo stavano ora baciando uno sconosciuto. Era il ...
    ... mio turno di ricambiare la misteriosa bionda. Mi impegnai a leccarla ed ebbi la soddisfazione di trovarla già fradicia. Il mio lavoro lento produsse infine il risultato voluto. La ragazza sussultò nel primo orgasmo. Vero o simulato? Ovviamente non lo saprò mai. Posso solo sperare che la prima risposta sia quella giusta. Con lo sguardo non perdevo di vista E. E provai per la prima di molte volte la gelosia adrenalinica. Anche la Lupa stava gustando il suo banchetto. Vedere il suo trasporto produceva in me una miscela di sensazioni indescrivibili, da cui non erano assenti né la rabbia né la gelosia, ma che mi spingevano ad amarla ancora di più. Finalmente penetrai la bellissima bionda. E. mi guardava. Le caviglie della ragazza erano sulle mie spalle, completamente offerta a me. Dopo aver strusciato a lungo sulla fessura, entrai lentamente in lei. Poi le chiesi di mettersi a quattro zampe. Obbedì e inarcò la schiena mostrandomi la figa arrossata e il suo ano ancora chiuso. La montai e non le risparmiai nulla. Solo quando mi disse di provare fastidio uscii dal suo culo ormai profanato. Gli ultimi colpi furono selvaggi. Avevo perso ogni ritegno e le afferrai i capelli. Quando sussurrò (tutti la udimmo) “scopami” venni.
    
    Il fuoco crepitava ancora, la sera scendeva sul lago e mille punti luminosi apparivano sull’altra sponda.
    
    . 
«123»