1. Sei mesi in Antartide 4


    Data: 26/04/2021, Categorie: Incesti Autore: Troy2a, Fonte: EroticiRacconti

    “Pronto, ma'?”
    
    “Ciao, tesoro! Dove sei?”
    
    “Qui giù, ma': al bar in piazzetta. Hai bisogno?”
    
    “No! È che mi sentivo sola e pensavo mi potessi fare un po' di compagnia. Ma non ti preoccupare!”
    
    “Sai, mamma: sono con i miei amici e non so che scusa trovare...”
    
    “Non dirmi che il problema è questo! Puoi semre venire con loro: hanno quasi fatto le tende da noi!”
    
    Mi rispose una risata cristallina, poi:
    
    “Hai ragione! Ma vedi, il fatto è che sono... anzi siamo un po' su di giri e abbiamo bevuto forse una birra di troppo. Non escludo che se venissimo su qulcuno potrebbe non avere il freno a mano tirato!”
    
    “E tu?”
    
    “Io? Io è un pezzo che non tiro il freno quando sto con te?”
    
    “Volevo sapere se ti darebbe fastidio che qualche tuo amico allungasse la mano-”
    
    “Boh! Sai che non ci ho mai pensato?”
    
    “Ipocrita!”
    
    Altra risata.
    
    “No! Non mi darebbe alcun fastidio... anzi!”
    
    “Allora facciamo una cosa: io vado a letto e fingo di dormire. Tu vieni su con i tuoi amici, ti fingi più ubriaco di quel che sei e... Poi fatti venire qualche idea, no?”
    
    “Nessuna idea, mamma! Attacco frontale. Piuttosto prepara un'idea per il dopo!”
    
    Chiuse la conversazione senza aggiungere altro ed io mi preparai alla sceneggiata. Mi spogliai ed andai a letto con il solo perizoma, veramente ridotto, addosso. Credevo che arrivassero dopo pochi minuti, invece tardarono e mi addormentai per davvero. Mi svegliai di soprassalto, presa da una sensazione di freddo, appena in tempo per ...
    ... sentire la voce di mio figlio, che, con tono volutamente alticcio, si rivolgeva ai suoi amici:
    
    “Volevate vedere come dorme la puttana? Accontentati!”
    
    Recitai il mio ruolo sapientemente.
    
    “Fausto! Ti ha dato di volta il cervello?” dissi mentre tiravo su il piumone, avendo cura di coprire il sopra, ma in egual misura scoprire il sotto. “Ragazzi, uscite, per favore!” A loro mi ero rivolto con un tono così dimesso e supplichevole, da alimentare i loro insani propositi, sorretti dall'alcool che girava nelle vene ed offuscava il cervello. E infatti...
    
    “Ma perché, signora? È così bello guardarla. Lei p una strafiga!” cominciò il primo, carezzandomi una caviglia e lasciando che la sua mano risalisse lentamente. Scambiai uno sguardo di intesa con mio figlio e lasciai che continuassero. Le loro mani si impossessarono del mio corpo, che prese a fremere di desiderio.mi trovai presto un cazzo vicino alle labbra. Lo baciai e lo leccai lentamente, prima di accoglierlo nella mia bocca. Un altro mi leccava già, avidamente, il buco del culo e l'ultimo si era impossessato di un mio capezzolo e suggeva con una forza tale da indolenzirmelo. Fausto rimaneva in disparte a guardare la scena: spettatore non pagante, si segava lentamente e mi osservava con uno sguardo complice e protettivo. Ero sicura che, se qualcuno avesse ecceduto nei suoi comportamenti, lui sarebbe intervenuto. Questo mi rendeva tranquilla e potevo gustarmi in pace il mio primo rapporto multiplo. Chi lo avrebbe detto, solo 4 ...
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