1. SEI MIO FIGLIO! Non voglio, non permetterti!


    Data: 25/04/2021, Categorie: Etero Incesti Autore: nik, Fonte: RaccontiMilu

    ... volta.
    
    Con mio figlio, fortunatamente,non ci furono altri incontri ‘particolari’.
    
    Quello che era successo mi aveva lasciato dei sensi di colpa, sicuramente non era normale che un figlio provocasse del piacere alla madre. Il piacere era stato enorme, quando mi saltava sopra non era più mio figlio, era un ventiduenne che scaricava con forza il suo seme dentro a me. E quanto seme.
    
    Passò più di anno, i rapporti si erano normalizzati. Avevo ripreso ad andare a letto con mio marito, che non capiva cosa mi fosse successo. Gli dicevo che era un periodo passeggero, che ero depressa.
    
    Un giorno, non so se un brutto giorno, o un bel giorno. Mio figlio porta a casa un amico, Tom, lui lo chiamava così.
    
    ‘Mamma! Tom magia da noi questa sera’.
    
    ‘Ok! Nessun problema’.
    
    Un bel ragazzo di 23 anni, alto, muscoloso capelli chiari. Erano in giardino seduti al tavolo, io stavo sistemando i fiori, era primavera, e avevo una decina di vasi da trapiantare.
    
    Tom non mi staccava gli occhi di dosso, avevo un gonna e quando mi mettevo carponi o in ginocchio per fare il lavoro è possibile che riuscisse a vedere qualche cosa sotto la gonna. Un ragazzo come quello che mi guardava come se volesse saltarmi addosso mi faceva piacere. Molto piacere.
    
    Senza secondi fini, di tanto in tanto, allargavo leggermente le gambo e gli lasciavo vedere le mutandine. Pensavo: ‘gli sto fornendo del matereiale per masturbarsi questa sera’.
    
    Non so cosa mi era preso, non ho mai tradito mio marito, non ho ...
    ... mai neanche fatto particolari pensieri su altri uomini. Dopo avere provato a farmi penetrare da un ventenne guardavo questo ragazzo, non solo come un amico di mio figlio. Era chiaro che se avessi voluto non avrei dovuto fare alcuno sforzo per farmi cavalcare da lui.
    
    Ogni tanto scambiavo qualche parola con loro che stavano bevendo una birra.
    
    ‘Mamma, vuoi qualche cosa da bere?’
    
    ‘Si, grazie! Mi prenderesti una coca?’
    
    Tom non staccava gli occhi dal mio seno. Era ipnotizzato, mi sentivo anche a disagio.
    
    ‘Mamma! Tom a tempo perso fa lavori di giardinaggio, se qualche volta vuoi che ti venga a dare una mano…?’
    
    ‘Si, Ambra’-disse Tom, ormai i ragazzi danno del Tu a tutti-‘ti lasci il mio telefono, quando vuoi un aiuto mi chiami, mi faccio pagare poco!’
    
    ‘No, non credi di avere bisogno’
    
    ‘Comunque ti lascio il mio telefono’, rispose Tom, che non so se sapesse quello che diceva o se tutti i suoi pensieri erano per le mie tette.
    
    La sera si fermò a mangiare con noi, era arrivato dal lavoro anche mio marito. Dopo cena i ragazzi uscirono e noi, io e mio marito, un po di televisione, qualche pagina di un libro e andiamo a dormire.
    
    Dopo dieci minuti già dormiva, io non riuscivo a rilassarmi. Il pensiero che mi ero comportata da puttana: aprivo le gambe apposta per farmi vedere le mutandine, mi ero sbottonata un bottone alla camicetta per… . Allo stesso tempo mi eccitava pensare che un pezzo di ragazzo come quello, la sera andava a letto e forse si toccava pensando ...
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