1. Vacanze di Natale - Parte III


    Data: 23/04/2021, Categorie: Incesti Autore: Bettina Saw Morgan, Fonte: EroticiRacconti

    ... calze esponendo così entrambi i miei buchi.
    
    «Sai, potevi anche evitare di mettere questo inutile pezzetto di stoffa per quanto copre.» Disse mentre spingeva due dita in me facendomi sussultare, sia per la sorpresa che per il piacere «Sarebbe stato ancora più eccitante saperti senza mutandine.. ma in quel caso saresti dovuta venire senza calze.. oppure mettere un paio di autoreggenti come per la cena di natale.»
    
    Mi bastò quello per venire seduta stante, ma a quanto pare non era sazio e non era ancora disposto a penetrarmi. Mi aiutò a sollevare anche l'altra gamba sul ripiano facendomi poggiare il piede sul bordo.
    
    Appena realizzai cosa aveva fatto, ossia essere totalmente aperta per lui, cercai di coprirmi in qualche modo.. anche se tutto questo era totalmente assurdo visto quello che avevamo fatto fino a quel momento.
    
    «Non coprirti Kiki la vista è meravigliosa.»
    
    Mio fratello e il suo cazzo più duro che mai. Si stava segando mentre ci guardava! Ma come mi aveva chiesto non mi coprii, ma anzi, con le dita presi a raccogliere un po' di umori – che ancora colavano copiosi - e li avvicinai alle labbra dello zio che prontamente prese a succhiarle avidamente.
    
    «Proprio buona, ma ora ti scopo quella fighetta stretta.»
    
    Mimai un ok con le labbra mentre avvicinava la punta del cazzo alla mia vagina, si spinse lentamente in me, ma nonostante tutto sobbalzai un po' per il dolore e un po' per il bruciore che sentii scatenarsi mentre mi riempiva centimetro dopo ...
    ... centimetro. Dopo qualche istante si fermò e si sfilò da me per mostrarmi il cazzo sporco del mio sangue virginale.
    
    «Oh.»
    
    Dire che diventati un peperone a quella vista fu seriamente un eufemismo, ma lo zietto non mi diede modo di soffermarmi sulla cosa perché si spinse nuovamente in me impalandomi con il suo cazzo. Solo che questa volta tirò le mie gambe in modo che gli circondassi i fianchi e lo stringessi maggiormente a me.
    
    Intanto del dolore iniziare non c'era più traccia, tanto che dalle mie labbra presero a sfuggire gemiti incontrollati e decisamente rumorosi. Ma non era finita qui, Dave si era avvicinato a noi e pur continuando a massaggiarsi il cazzo, prese a tormentare i miei seni con la mano libera.
    
    Si divertiva a pizzicarmi i capezzoli, a tirarli con forza facendomi si piagnucolare, ma al tempo stesso eccitare ancora di più tanto che mi ritrovai a conficcare le unghie nelle spalle dello zietto.
    
    Tutto questo era decisamente troppo, mi stava dando alla testa. Eppure il mio corpo bramava tutte quelle sollecitazioni, bramava il tocco di uno e le spinte dell'altro, se ne nutriva ricaricandosi all'inverosimile prima dell'esplosione finale.
    
    «Dovresti vederti in questo momento Kiki, sei così bella.»
    
    Non potevo vedermi, ma mi immaginavo. Labbra gonfie, capelli arruffati, capezzoli dannatamente turgidi, la pelle ricoperta da un sottile strato di sudore, calza strappate e perizoma spostato di lato a mostrare la mia intimità imbrattata di sangue e degli umori che ...