1. In pieno viso


    Data: 26/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: ziadaniela, Fonte: RaccontiMilu

    ... frequentando il bar di quartiere, lo conoscevano molto bene. Il classico ‘vitellone’, sparaballe, esagerato, che non disdegnava di andare a vantarsi delle sue imprese. Nessuno, ovviamente gli credeva.
    
    Sergio non era sposato, non era fidanzato, viveva ancora con mamma e papà. Aveva un sicurissimo (e inutile) impiego statale e di pomeriggio faceva l’istruttore di scuola guida (ovviamente a ‘nero’). Si sapeva (o almeno era quello che lui affermava) che non c’era donna nel quartiere che lui non si fosse ‘spazzolata’ e che frequentava con assiduità una donna più anziana di lui nota nel quartiere per le sue ‘virtù’.
    
    Girava sempre con una Kawasaki 750, Ray-Ban da poliziotto stronzo, la camicia sbottonata (anche in pieno inverno!!!) ad evidenziare il suo pelo da gorilla e pantaloni aderentissimi ad evidenziare il suo ‘cannone’ (come lui amava definirlo).
    
    Furono i miei ad iscrivermi a quella scuola guida: era la più vicina a casa e, inoltre, anche la più economica. Ovviamente come istruttore mi toccò proprio Sergio.
    
    Feci buon viso a cattivo gioco anche perché, se avessi chiesto ai miei di cambiare scuola guida, avrei dato il destro a mio padre per trovare scuse per non farmi prendere la patente visto quanto era contrario alla cosa. Altri tempi!!!
    
    Le prime volte che me lo trovai accanto in macchina, il suo atteggiamento e le sue parole, mi mettevano l’agitazione addosso. Era un continuo insinuare che il mio voler prendere a tutti costi la patente, fosse uno stupido ed ...
    ... inutile gesto di emancipazione e che, una volta sposata e avuto figli, non mi sarebbe servito ad une bel niente avere la patente. Inoltre, il ‘gentiluomo’, mi apostrofava sempre con epiteti e frasi che aumentavano ancora di più la mia insicurezza.
    
    Non perdeva occasione, correggendo la mia impostazione di guida, di toccarmi, sfiorarmi e fare stupidi apprezzamenti e domande imbarazzanti.
    
    ‘Ma la macchina a cosa ti serve? Per andare in camporella col tuo ragazzo?’
    
    ‘Non ho il ragazzo…’
    
    ‘E allora a che cazzo ti serve la macchina se non per andarci a scopare?…ah ah ah…’
    
    Un malato di mente. Rozzo, maleducato e volgare.
    
    Con la terribile caratteristica in più di star sempre lì con le mani a palpeggiarsi il voluminoso bozzo che ostentava nei pantaloni attillati. Sospettai che avesse un’imbottitura tanto era voluminoso il suo pacco.
    
    Le frasi ‘che cazzo fai cretina?’ oppure ‘le donne sono buone solo per una cosa’ erano talmente frequenti che alla fine della lezione di guida, spesso, mi ritrovavo a piangere stupidamente mentre tornavo a casa.
    
    Che rabbia !!!
    
    Ma volevo a tutti i costi farcela. Zia Daniela è sempre stata una tosta!!!
    
    Lezione dopo lezione l’atteggiamento di Sergio, piano piano, cambiò. Mi trattava meno bruscamente in compenso, però, erano aumentate le sue advances e i suoi apprezzamenti pesanti. Lo lasciavo fare, in silenzio. Ogni volta che avevo lezione di scuola guida, studiavo attentamente l’abbigliamento per evitare di dare appigli a quello ...
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