1. Gelosia morbosa


    Data: 19/04/2021, Categorie: Tradimenti Autore: GabryArcangeli, Fonte: Annunci69

    ... accidenti a me !
    
    Alle nove e mezza sono sulla tangenziale della sua città, la chiamo al cellulare e lei mi da’ le indicazioni per arrivare sotto casa sua. E’ molto facile ed in pochi minuti parcheggio quasi davanti al palazzo, e’ un condominio grande con negozi sulla strada, cerco di immaginare quale sia quello del marito ma non ho elementi per capirlo. Prima di scendere dalla macchina la richiamo e lei mi sembra un po’ agitata.
    
    -- Senti, Gianna, sei sicura di volermi fare salire ? Sono sotto casa tua, cosa facciamo ?
    
    Il silenzio che segue mi sembra eterno poi.
    
    -- No, Gabriele, io ti vedrò attraversare la strada, fingi di suonare un campanello ed io ti aprirò il portone, tu sali con l’ascensore al terzo piano, ti aspetterò sulla porta.
    
    Riattacca subito ed io eseguo, il portone si apre appena ci sono di fronte, entro, richiudo con cura e chiamo l’ascensore. Non c’e’ nessuno e senza essere visto raggiungo il terzo piano, il ballatoio e’ deserto, ci sono tre porte ed io mi fermo indeciso. Quella sulla destra si apre e rimane accostata, mi avvicino e la spingo, dentro c’e’ scuro e non riesco a vedere bene. Non vorrei essere scambiato per un ladro, faccio un passo avanti ed una mano mi trascina dentro richiudendo la porta alle mie spalle. Fatico a distinguere dove sono, i miei occhi si devono abituare alla penombra.
    
    Pero’ non faccio in tempo, due braccia mi circondano il collo ed una bocca calda e umida si incolla alla mia. Non mi tiro indietro e stringo ...
    ... Gianna contro il mio corpo, e’ calda, morbida, mi aderisce addosso completamente. La sua lingua e’ indiavolata nella mia bocca, io le esploro la schiena appena coperta da una vestaglia leggera, scendo verso le chiappe e le trovo ampie e sode.
    
    Gianna sta armeggiando con la mia giacca e la camicia, mi stacco un momento per svestirmi ma me lo impedisce, mi trascina in soggiorno e comincia a spogliarmi come una furia. Si inginocchia e mi abbassa i calzoni, il cazzo e’ teso dentro i boxer ma anche questi finiscono ai miei piedi in un attimo.
    
    Senza darmi il tempo di capire mi sento la punta del cazzo risucchiata dalla sua bocca golosa, non mi resta che lasciarla fare. Le mani mi frugano le palle, con i denti me le mordicchia, poi accarezza con la lingua tutta l’asta per tornare ad ingoiarla e riprendere da capo. Sono travolto dalla furia di Gianna, non me lo sarei aspettato, deve essere impazzita dal desiderio ed adesso anch'io fatico a connettere.
    
    Mi passa per un attimo in testa il pensiero del marito in negozio li’ sotto ma e’ solo un flash, non me ne importa nulla.
    
    Guardo Gianna accovacciata ai miei piedi e riesco solo a notare i capelli scuri ed il seno abbondante che esce dalla vestaglia leggera, allora mi lascio cadere sul tappeto e la trascino sopra di me, sembra stupita ma non abbandona l’oggetto del suo desiderio. Cerco di sfilarle la camicetta e lei lo fa’ per me, mi accorgo che sotto non nulla, nemmeno gli slip, mi prende una voglia indemoniata di leccarla, di ...
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