1. Scoperta dall'aiutante del bagnino e mi tratta come una ladra puttanella


    Data: 18/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: pamyzi1, Fonte: Annunci69

    Mi diressi al casotto di rimessaggio della spiaggia, dove si custodivano ombrelloni e sdraio per i clienti dello stabilimento, con mosconi e canotti che non venivano messi in acqua.
    
    Intendevo cercare Ferruccio, il giovane bagnino di cui ero amica da anni, che mi veniva in soccorso quando, nei mesi di permanenza marittima, i morsi della carne divenivano improrogabili. Con lui ogni tanto scopavo senza complicazioni, era l'unica figura maschile che potessi avvicinare lì al Forte, perché i miei mi marcavano stretta e vigilando che non avessi mosconi a ronzarmi intorno, attentando alla mia illibatezza. Lui, noto alla mia famiglia fin da quando era ragazzino, risultava da sempre una figura di fiducia, esente da sospetti.
    
    Era in effetti un ottimo ragazzo, cortese, pieno di buona volontà e lavoratore instancabile. Per me la sua qualità più grande restava, comunque, quella di salvarmi dalla castità forzata durante i mesi di vacanza. Per altro ci scopavo anche con gusto, perché oltre a essere un bel giovane, aveva, a dispetto della giovane età, un'ottima predisposizione per le cose di sesso e a letto se la cavava niente male.
    
    In verità non ero l'unica al Forte a cui lui offriva conforto. Le sue qualità erano rinomate in tutta la zona alle signore della buona borghesia, le quali, poverette, sovente sole durante la settimana, con i consorti impegnati dal lavoro che le raggiungevano solo durante il weekend, dovevano ricorrere ai servigi del fido Ferruccio per le urgenze più ...
    ... impellenti.
    
    Era l'unico, oltre al titolare dello stabilimento, ad avere accesso all'armadio con le chiavi delle cabine che venivano consegnate al mattino e ritirate a fine giornata. Quel giorno, non essendo ancora scesa in spiaggia ne ero priva e i miei sarebbero giunti solo a metà pomeriggio, perciò la chiave delle nostra cabina non era stata ancora ritirata.
    
    A quell'ora, ovviamente, non c'era servizio, contavo però di trovare il mio amico, che era solito ritirarsi all'interno del casotto per un riposino post pranzo, confidando mi facesse la cortesia di lasciarmela prendere ugualmente. Speranzosa, bussai alla porta ma non ottenni risposta, riprovai diverse volte pensando che il giovane dormisse duro, ma invano purtroppo, nessun segno di vita proveniva dall'interno.
    
    Cazzo! Questa era una pessima notizia, Ferruccio si era evidentemente assentato per un qualche impegno imprevisto, questo significava che ero chiusa fuori dalla mia cabina e dalla possibilità di recuperare un paio di mutandine per rivestire topa e chiappe.
    
    Avevo inoltre urgenza di una doccia e di un accurato bidet, perché puzzavo di sesso e sudore come la baldracca di un reggimento di Alpini e non potevo, certo, mettermi sotto una doccia dello stabilimento col sedere e il resto all'aria.
    
    Impensabile anche un mio rientro a casa conciata così, non avrei saputo come giustificare il mio stato impresentabile. Stavo davvero in un bel casino.
    
    Era la goccia di sfiga che faceva tracimare il vaso: esasperata ...
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