Il tecnico della caldaia - Racconti Erotici

Il tecnico della caldaia

... appoggiate al muro ed il culetto tondo in fuori, implorava di continuare come una puttanella alla sua prima volta! Ad un tratto, ho rallentato la cavalcata, lui ha capito e si è girato verso di me per guardarmi con le labbra e la lingua protese…con un gesto impetuoso, gli ho afferrato la testa e ci siamo baciati sulla bocca come due innamorati!!! In quell’istante, ho inarcato il busto in equilibrio sulle dita dei piedi larghe per regalargli gli ultimi due colpi selvaggi di cazzo…urlando “Godo, puledrino!!!” gli ho così inondato il canale con un diluvio di sborra bollente!!

Siamo rimasti entrambi ansimanti e così uniti per almeno mezzo minuto, poi ho estratto l’arnese bagnato ed ho potuto ammirare lo spettacolo di uno stupendo “creampie”, reso perfetto dalla magnifica forma del suo ano, così tonico e muscoloso…Ho afferrato subito il cellulare ed ho scattato un paio di foto per immortalare quella meraviglia…solo il tempo di appoggiarlo sul tavolo ed ecco che il cazzo mi torna subito eretto e durissimo al sopraggiungere di un pensiero birichino e goloso…mi accoscio dietro di lui che ha già capito e si divarica prontamente le chiappe con le due mani…”E’ un peccato non approfittarne, vero tesoro?” gli domando attendendo una conferma scontata…”...Non avevo ancora conosciuto un porco come te!!!” è l’arrendevole risposta…”C’è sempre una prima volta…” ho sentenziato con saggezza…rincuorato poi da tale complimento, ho quindi appoggiato la lingua a spatola sul suo ano ed ho ...

... cominciato a leccare lentamente la mia sborra ancora calda, ingoiandola tutta ed estraendola il più possibile con la punta da quel canale sfondato come fossi un’ape su un bellissimo fiore…

La voglia di avere quel cerbiatto tutto per me era ancora tanta, dopo quella colazione così speciale il cazzo mi era rimasto pronto all’uso, perciò mi sono rialzato in piedi, ho afferrato dolcemente il mio uomo per il siluro anche per lui durissimo e l’ho condotto al traino in soggiorno…Raccogliendo da terra il vibro azzurro ancora ronzante dopo essere stato espulso dalla sua contrazione anale, gliel’ho consegnato ancora bagnato del suo muco…”Ora usalo bene, mi raccomando…”…gli ho sussurrato amorevolmente…prendendo per me quello rosa, ci siamo così stesi sul tappeto. A quel punto, lui mi ha guardato con i suoi occhioni neri ed uno sguardo tenerissimo ed innocente chiedendomi ”Cosa vuoi fare?”…sentendolo porre questa domanda così ingenua, ho avuto allora un irrefrenabile moto di vero amore, l’ho guardato con desiderio e l’ho baciato con la lingua mettendoci tutta la passione possibile…”Non hai mai fatto un 69, cucciolo?”…gli ho domandato dolcemente…”No…cos’è?” è stata la sua risposta….senza aggiungere più nulla, l’ho baciato nuovamente stavolta molto più a lungo stringendolo tutto ed intrecciandomi con lui come se fossimo stati due veri innamorati…è stato bellissimo scoprire di amarlo proprio lì così in quel modo, tutti e due nudi sul tappeto con i cazzi duri e scappellati pronti per una nuova ...