1. Cineclub


    Data: 13/04/2021, Categorie: Etero Autore: Mr Gwyn, Fonte: EroticiRacconti

    ... plastica, simbolo dell’apparenza, ma questi primi venti del nuovo secolo, erano una congerie di brutture sociali che non avevano molti riscontri storici, se non appunto nel medioevo, non fosse altro per la barbarie che gli uomini sprigionavano sempre più spesso.
    
    Camminavo per Prati, il mio quartiere preferito, quando vidi la donna che da mesi albergava i miei desideri, la July Delpy di Roma, la donna che silenziosamente fruiva del cinema per poi dileguarsi in punta di piedi, con grandi sorrisi, ero deciso a seguirla.
    
    Non dovetti fare molta strada, perché svoltando in una via laterale s’incamminò verso Borgo Pio, dove entrò in un negozio di ceramiche, la vidi parlare con una ragazza dietro il bancone e sparire dietro una porta, attesi un momento e poi varcai la soglia, una campanella avvertì del mio passaggio.
    
    La ragazza che qualche minuto prima, avevo visto conversare con la mia July, mi sorrise dal bancone e salutandomi con un “buongiorno”, mi chiese se avessi bisogno di aiuto.
    
    Ringraziandola mi diressi versi una vetrina nella quale c’erano delle bellissime tazze da tè, di pregevole fattura e le chiesi di vederne qualcuna.
    
    Mi raggiunse e aprì la vetrina con una chiave, poi mi mostrò quei bellissimi pezzi e mentre si dilungava in spiegazioni tecniche, sentii una voce aggiungersi alla sua, mi voltai e la vidi.
    
    “Buongiorno” disse allargando il suo sorriso.
    
    “Buongiorno” risposi sorpreso ma sollevato dall’imbarazzo crescente per una spesa inutile e la ...
    ... sensazione di star perdendo tempo.
    
    “Io la conosco” disse lei continuando a sorridermi.
    
    “Si, credo di si, ci siamo incontrati nella sala d’essai qualche traversa più giù, ma non abbiamo mai avuto l’opportunità di presentarci” feci io allungando la mano “Elio”, la strinse mormorando “Olivia”
    
    Congedò la commessa e rimise la tazza al suo posto, avendo intuito che non ero là per comprare.
    
    Le chiesi come mai non la si vedesse più alle proiezioni, così mi spiegò che il negozio era suo e di tanto in tanto partiva per andare a scegliere la merce da acquistare, con grande dispiacere aveva dovuto rinunciare alle proiezioni degli ultimi mesi, ci appartammo nel suo piccolo ufficio, le raccontai cosa avevano programmato con il mio aiuto nel ruolo di consigliere, sembrò molto interessata, così la invitai a prendere un aperitivo quella sera stessa.
    
    Ho sempre amato un abbigliamento informale e comodo, detesto sentirmi a disagio nei miei vestiti, per quanto possano essere eleganti.
    
    Una camicia celeste, un paio di chinos coloro cachi e sneakers NB, ero pronto.
    
    Attesi davanti a "Portofino" la mia ospite, Olivia arrivò con un semplice vestito azzurro e pianelle dello stesso colore, un trucco appena accennato ed un profumo delizioso.
    
    La conversazione tra un sorso e l’altro prese a fluire, tra temi personali, lavorativi e cinematografici.
    
    Aveva apprezzato molto le due trilogie, ma non sentiva la necessità di fermarsi a parlarne, così terminati i film preferiva lasciarli meditare ...