1. L'Apparenza Inganna Capitolo 2


    Data: 03/04/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Locke, Fonte: EroticiRacconti

    ... corridoio che sbuca nella segreteria. E li, seduta alla sua scrivania, la vide. Indossava una camicietta nera elegante, sotto la quale portava di pantaloni bianchi e un paio di scapre nere col tacco. Gli occhialini abbassati sul naso nell'intento di leggere le lettere del computer e i capelli legati con una matita. Roberto bussò con prudenza allo stipite della porta.
    
    "Permesso?"
    
    Eleonora alzò lo sguardo e sorrise. I suoi occhi e il suo sorriso si aprirono meravigliosamente.
    
    "Roberto! Che sorpresa, vieni, accomodati!"
    
    Roberto si avvicinò e si sedette davanti a lei, con fare guardingo, come se si trovasse nel terreno di caccia di un felino mimetizzato nell'erba alta. "Federica è nella sala massaggi con la signora Tirelli, ne avrà ancora per una cinquantina di minuti. Se vuoi ti posso..."
    
    "Non sono qui per lei!"
    
    A quella frase, Eleonora sorrise ancora più vistosamente di prima, ma ad un occhio attento i suoi denti bianchissimi sarebbero sembrati di più delle fauci di un serpente.
    
    "Ah no? E perchè allora? Vuoi forse fare un massaggio?"
    
    "Smettila, lo sai perchè sono qui!" Il tono di Roberto si fece più grave e la voce si abbassò di colpo. "Quello che è successo sabato, credi me lo sia dimenticato?" Roberto la guardò intensamente, Eleonora si sistemò gli occhialini. "Certo che no, nemmeno io l'ho dimenticato. Non faccio che pensarti da allora, ma tu sei fidanzato..."
    
    "Ma questo non ti ha impedito di sedurmi, o sbaglio? Eleonora emise un risolino. "Ho ...
    ... solo ammiccato un pò, quello che è successo dopo è stata una conseguenza. E' innegabile che ci sia un feeling speciale tra di noi." La sua voce era così cortese, così gentile. Il suo modo di parlare così diverso da quello di Federica, la quale parlava a slogan tanto che sembrava una meme di facebook vivente. Roberto era colpito soprattutto dalla mente di quella giovane donna, all'apparenza così calma e gentile. Non ebbe nemmeno il tempo di contemplare ancora quella gentilezza che si sentì qualcosa sull'inguine. Abbassò lo sguardo e vide il piede di Eleonora appoggiato sui suoi testicoli. "Non qui, se uscisse..." Eleonora si alzò dalla sedia e aggirò la scrivania. Sempre ancheggiando in quel modo sinuoso che ai suoi occhi l'aveva trasformata in una sirena. Si sedette appena sul bordo della scrivania. "Robbi, te l'ho detto, sono mesi che penso a te. Tutte le volte che ti presentavi qui davanti per prenderla dopo il lavoro, io mi immaginavo che tu la superassi, venissi da me, mi prendessi in braccio e mi portassi fuori di qui. Ma non mi notavi e nemmeno mi guardavi. Non ho mai avuto l'occasione di potermi mostrare ne di dichiararti quanto mi piacessi. Fino a sabato. Quell'invito è stato il mio carpe diem, il mio momento della verità. Avevo solo una chance e non potevo fallirla." Nel dire "fallirla", Eleonora scivolò a cavalcioni di Roberto, il quale ebbe un sussulto. "Non possiamo farlo qui. Se entrasse qualcuno..."
    
    "Non entrerà nessuno"
    
    Eleonora si slacciò la camicetta, ...