1. La presa di coscienza


    Data: 24/01/2018, Categorie: Trans Autore: Coco, Fonte: EroticiRacconti

    Cap 1 la presa di coscienza
    
    Sono un uomo di 60 anni passati, da sempre affascinato dalla bellezza femminile…tuttavia la mia sessualità è composita, dal momento che in età adolescenziale mi sono scoperto ad essere attratto dalla biancheria intima di mia madre, allora ancora una bella donna…
    
    Attendevo che i miei uscissero e poi mi travestivo. Dopo essermi denudato davanti allo specchio, indossavo le calze color carne con reggicalze…era bellissimo sentirmi inguainato dal nylon come una femmina…protetta ma ad un tempo offerta in mostra...applicare il reggicalze alle calze significava far convergere l’anellino di metallo sulla fibbietta di gomma …era un esercizio di ginnastica che prevedeva la torsione di tutta la parte superiore del tronco…la mia immagine mi veniva riflessa dallo specchio…mi piaceva guardarmi il popò (così la mamma lo aveva chiamato quando ero bambino) mentre mi contorcevo nel tentativo di applicare le fibbie posteriori …il freddo della fibbia contrastava poi con il caldo dell’interno delle cosce..sensazione che poi avrei riprovato ingigantita durante il “petting” con la mia prima ragazza …A tal proposito giova ricordare che in quegli anni (’60) raramente le ragazze di buona famiglia si concedevano per rapporti sessuali completi; così da obbligare i loro coetanei a trovare il naturale sfogo presso le prostitute…
    
    Non feci eccezione, ma - forse per un’educazione severa, non riuscendo a superare i taboo che mi erano stati inculcati (rispetto assoluto della ...
    ... donna..) - instaurai con Maria (tale si chiamava la prostituta che frequentavo con fedeltà assoluta) un rapporto che credevo paritario, raccontandole tutti i miei insuccessi con le coetanee…ed arrivando poi ad eiacularle in mano allorchè la stessa - ormai spazientita - voleva porre fine all’incontro… non riuscivo infatti a montarla come qualsiasi uomo, attanagliato come ero dai sensi di colpa che mi prendevano allorchè mi trovavo a doverla penetrare…Né avevo il coraggio di metterla al corrente del mio “turpe vizio” (tale infatti consideravo il mio indossare le calze di nylon) poiché lo ritenevo disdicevole per un maschio. ..Avevo notato, durante le masturbazioni cui mi sottoponevo con una certa frequenza, una sensazione di inturgidimento dei capezzoli allorchè li sollecitavo delicatamente tra i polpastrelli, sensazione diversa da quella che mi dava la semplice manipolazione del pene; molto più profonda, totalizzante, dal momento che mi sentivo eccitato su tutto il corpo, fino al fondo schiena…presi dunque ad attuare sempre più spesso la sollecitazione delicata ma continua dei capezzoli, ogni qual volta desideravo avere una fortissima erezione…Col tempo essi divennero il centro della mia eccitazione..anche perché il seno si andava gradualmente ingrossando…..
    
    Ma torniamo all’evento che mi ha fatto prendere coscienza della mia doppia sessualità…
    
    Quella mattina (Maria mi consigliava di andare di mattina per stare più tranquilli) avevo un forte desiderio..tutto il corpo era ...
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