1. Impudica e carnale esperienza


    Data: 01/04/2021, Categorie: Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... chioma, intanto io mi distesi sul canapè rasserenata. Andrea nel mentre iniziò a denudarmi con flemma, in seguito mi frizionò le estremità con ferrata e competente dovizia, in quanto era dotato d’un palpo impercettibile, ma al tempo stesso dignitoso, signorile e sofisticato, mentre nell’aria aleggiava distintamente la fragranza di quegli olii utilizzati di bergamotto e di lavanda che saturavano gradevolmente l’aria della stanza, rabbonendomi lo spirito, quietandomi la psiche ed eccitandomi nel contempo.
    
    Donatella, infatti, in aggiunta a manipolarmi la testa s’appropriò delle labbra impossessandosene all’istante, io percepivo che lei aveva un’essenza di pasticca agli agrumi, giacché quella tipica gustosità mi rievocava i trascorsi periodi puerili e innocenti, delle pastiglie gommose aromatizzate con la frutta che acquistavo o che mi regalavano. In quell’attimo capitolai abbandonandomi in un lunghissimo bacio mielato e soave, scordando e tralasciando ogni cosa, facendomi abilmente custodire e accortamente dondolare da Andrea e da Donatella, assaporandomi e rallegrandomi diffusamente di quel libidinoso istante così sentitamente, da non considerare né a badare più a niente.
    
    In quell’inedita quanto impertinente e provocante congiuntura mi ritrovai denudata fra loro due, che si baciavano libidinosamente e dissolutamente, per il fatto che coinvolgevano apertamente e viziosamente pure me. Devo veramente ammettere e sostenere, che quella che vivevo era una possente e ...
    ... veemente sensazione d’autentica e di limpida virtuosa armonia, mentre ci sfregavamo con i nostri corpi opportunamente uniformati, nel procacciarci piacere e benessere vicendevolmente.
    
    Andrea dopo qualche istante ci lasciò isolate, Donatella intraprese sennonché a baciarmi da principio le tette, ulteriormente digradò più in basso fino al punto più sensibile, perché mi piaceva molto il suo originale tocco di femmina. Lei possedeva un qualche cosa di fatato, di portentoso, in quanto in modo amabile, attraente e garbato aveva l’esatta cognizione d’incendiarmi l’anima, di vivacizzarmi le membra, così in breve tempo mi scopersi ammaliata ed entusiasmata, mostrandomi raggiante e spensierata d’assaporare una sensazione originale e piacevole, che giammai in passato avevo sperimentato.
    
    Pure io iniziai a sbaciucchiarla vivamente, avvertivo che la sua sapidità era provvista di qualcosa d’assai domestico al mio, in questo modo decretai di renderla giubilante e gongolante, come lei aveva reso appagata e raggiante me. Allorquando Andrea rientrò nella camera, ci vide talmente raccolte e concentrate nel nostro lussurioso erotico amplesso, infine adombrandosi, ingelosendosi e tormentandosi. Lui azzardò un tentativo d’unirsi a noi due proponendo di soddisfarci entrambe, malgrado ciò noi due non lo desiderammo più, perché ci eravamo restituite il piacere più autentico, casto e salubre che avremmo potuto desiderare, seguitando a crogiolarci trascurandolo per tutto il tempo. Andrea resto là ...
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