1. Il massaggio


    Data: 30/03/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Pammy78, Fonte: RaccontiMilu

    ... seconde stavano coprendo granché. Mi sdraiai lentamente sul telo, mi controllai sfuggevolmente notando il capezzolo destro esposto a lato della mano, lo coprii con studiata lentezza e mi misi comoda con le coppe a coprire il seno disordinatamente così da celare solo aureole e capezzoli. Sistemai il cappello, sorrisi maliziosamente a Pamela e restai in attesa.
    
    Feci caso solo a quel punto che il ragazzo aveva la t-shirt completamente sudata, stava con le ginocchia sulla sabbia a lato del mio telo, lo osservai versare altra crema tra le sue ampie mani, quindi gli chiesi:
    
    -Gradisci qualcosa di fresco? Pammy ha una piccola borsa frigo lì.
    
    Lui accettò volentieri una lattina di té freddo al limone e mentre sorseggiava aggiunsi:
    
    – Non occorre che subisci ancora il supplizio della maglietta, levala pure, tanto non diciamo nulla se non stai con la divisa del residence.
    
    Non se lo fece ripetere e con rapidi gesti la t-shirt rossa col logo finì nel borsone rivelando il torace completamente imperlato di sudore. Sentii qualcosa reagire alla vista, cercai di rilassarmi ed eccolo che facendo piccoli movimenti sulle ginocchia si chinò nuovamente cominciando a massaggiarmi il collo. Le mani risultarono subito efficaci e coordinate, presa dal torpore tornai in me mentre danzavano intorno ai seni senza mai toccarli direttamente però facendo in modo che si muovessero, troppo.
    
    Più volte i capezzoli si scoprirono ed ogni volta li coprii in silenzio. Aveva la fronte luccicante dal ...
    ... sudore, ogni tanto qualche gocciolina scivolava via lungo il naso finendo sul mio corpo. Ad un tratto sentii un bruciore marcato sul capezzolo sinistro e capii che una di quelle goccioline cariche di sali minerali mi aveva colpita proprio lì. Risistemai il reggiseno mentre le mani volteggiavano sull’ombelico e il pizzicore scemava.
    
    Dopo vari minuti Jean-Luc scese e cominciò a dedicarsi alle cosce usando su ciascuna entrambe le mani, io chiusi gli occhi per recepire meglio il massaggio e avendo ancora la sensazione di quelle dita indugianti sugli inguini. Probabilmente aiutate dal caldo notevole mi facevano sciogliere con facilità, troppa facilità. L’azione durò lunghi minuti, fossimo stati soli giuro che non ne sarebbe uscito illeso e chi se ne frega se poteva avere 15 anni di meno! Oramai rischiavo di cominciare a fare le fusa e lanciando un’occhiata a Pamela notai che continuava a studiarmi.
    
    Scese ancora sino a ritrovarsi in ginocchio davanti ai miei piedi. Voleva finire dove aveva cominciato pensai. Fu a questo punto che notai una cosa nuova, spiazzante.
    
    Mentre si occupava del collo del piede sinistro, la pianta del destro era a contatto coi suoi pantaloncini e quel che percepivo non lasciava spazio a dubbi. Sgranai gli occhi protetta dalla tesa del capello e sentii qualcosa di caldo sciogliersi tra le mie gambe mentre lui continuava. Non poteva non essersene accorto, guardai Pamela e il suo sguardo era inequivocabile, la pensava come me; la sua complicità mi diede ...