1. Spontaneità del suo essere


    Data: 27/03/2021, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... appaiono candele, vino rosso e dei gusci di noci sul tavolo, lei mi racconta di sé, di quanto crede ancora nell’amore e nella famiglia e di quanto la mia presenza la faccia pensare alla gioia d’un ballo, a un abbraccio di purezza e a quanto le mancasse la Francia e particolarmente la città di Bordeaux. I suoi occhi brillano di più, il verde sembra adesso più chiaro, quasi trasparente, odora di buono e di gradevole, mentre le sue mani si posano lente, ponderate e sapienti sulla mia spalla.
    
    La mia testa scoppia di felicità e al tempo stesso di timidezza, io non parlo, non respiro, sto immobile e la guardo. I sensi sono alle stelle, la nostra giovinezza altera permette qualsiasi vizio e virtù, sennonché mi lascio trasportare dalle sue parole che diventano di continuo più fioche e manifestamente intrise di sensualità, perché penso che tra un minuto le regalerò tutti i miei orgasmi fatti di sospiri leggeri quasi illeggibili e incomprensibili. Squarci di luce compaiono nella mia mente, finché assieme cadiamo fra le coperte dorate del suo letto rotondo unite in un abbraccio infinito con le mani che intrecciate si stringono smaniose. Intorno a noi prevale la pacatezza illusoria in un turbinio di sospiri senza limite.
    
    Lei non parla più, ma soffia di baci i miei capelli ammaliando il mio cuore con un incantevole susseguirsi di carezze delicate come delle nuvole ...
    ... fatte di panna. Con un dito io le sfioro il seno e lentamente scosto la sottoveste mentre le bacio il collo dalla pelle leggermente abbronzata. Le nostre perversioni sono le nostre comuni innocenze, che giocano attualmente a carte scoperte in modo irriverente e lascivo senza lasciar nessun dubbio. Io sono la sua allieva e la sto amando come mai nessuno aveva fatto prima d’ora, alla luce d’una candela e con in mano un calice di vino rosso. Per quanto tempo ancora avrei potuto sentire le sue frasi spezzate da sospiri di piacere, e quel suo accento forestiero sul mio viso, sul mio seno e poi più giù? Per tutte le volte che per un suo sguardo il mio cuore si sarebbe tinto di blu oltremare e confuso con il verde smeraldo dei suoi occhi. Ebbene sì, perché con la franchezza e con la disinvoltura di chi con l’amore non giocherella né gozzoviglia mai, l’indomani nell’ora della lezione, di certo m’avrebbe interrogato facendomi tradurre in lingua francese un “breve passaggio” di Friedrich Nietzsche:
    
    “La virtù non trova più credito, la sua attrattiva è svanita. Qualcuno dovrebbe magari riportarla di nuovo in piazza, come una forma inconsueta d’avventura e d’eccesso”.
    
    In realtà era il suo preferito quel passo, il suo selezionato da tempo, che timidamente e riservatamente ha segnato immancabilmente e senz’eccezione il mio destino. Per sempre.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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