1. Spontaneità del suo essere


    Data: 27/03/2021, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Per accendere la pulsione e per fomentare animosamente il desiderio, sono bastate unicamente poche frasi pronunciate ciononostante in fretta lungo il corridoio della scuola, con i libri sotto braccio, la sigaretta in bocca e la voglia di baciarla che soffoca francamente il fiato in gola reprimendolo. Avrebbe compito qualsiasi cosa certamente senza tergiversare, perché la reclamava in modo convinto con tutta sé stessa, in quanto ne esigeva quegli occhi verdi smeraldo e quei riccioli rossi, che le nascondevano a volte il viso e la pelle d’alabastro.
    
    Da quel determinato luogo dell’aula, infatti, poteva scrutarla senza suscitare eccessiva indiscrezione, sfuggendo in tale maniera alle critiche di alcune compagne di studi, che detrattrici e maldicenti aspettavano che cedesse, dichiarandosi innamorata perdutamente di quella meraviglia che in fondo aveva soltanto dieci anni più di lei, che mai al mondo avrebbe lasciato al suo destino d’insegnante di madrelingua francese. Questo era, all’epoca, l’universo femminile costantemente percepito dagli occhi di un’adolescente quasi ventenne, rapita e confusa dalla sua stessa smania d’assimilare, se quella giovane donna forestiera le trasmettesse oppure no segnali d’apparente seduzione o d’un invito preciso, cadendo in conclusione nel suo letto circondato da sete e da colori d’Oriente. Eppure, a ben vedere, le ragazze di quell’età talvolta s’innamorano delle proprie insegnanti, svolazzando qua e là tra finzioni e pulsioni reali, ...
    ... ritrovandosi successivamente nella notte nel letto caldo procurandosi con fervore piacere con masturbazioni attente e particolareggiate, con lo sguardo della loro amata seduta sulla cattedra che legge i versi d’uno scrittore o d’un poeta ancora negli occhi. Questa è la fantasia che galoppa in maniera irrefrenabile.
    
    Lei e il suo fascino, lei e la sua pronuncia straniera, il suo carisma, lei e il suo inconfondibile incedere sorprendente, quasi ondeggiante. Lei e il suo profumo, lei amata da un uomo severo, sola e per di più in balia del suo fare e della sua cultura immensa e innata. Avrebbe innegabilmente imprigionato tutto il suo amore con le mani, dopo glielo avrebbe inconfutabilmente donato in cambio di quello sguardo sognante e perduto in chissà quali paralleli, avrebbe colto i fiori dal campo lì vicino a casa, per poi attraversare tutta la città a piedi per donarglieli a primavera, nel tempo in cui la mente accendeva la voglia di baci proibiti rubati certamente al buio nei pressi d’un malandato portone semichiuso. Frattanto durante il tempo in cui pensava ai suoi respiri affannosi per il perenne ritardo a volte giustificato, ma il più delle volte perdonato con un sorriso, la immaginava abbracciata a lei, baciandosi e toccandosi così come due amanti esperte e complici.
    
    Date le circostanze io arrivo in un pomeriggio di sole con un giglio bianco nella mano, lei m’abbraccia baciandomi lievemente sulle guance, invitandomi per entrare. Lei indossa la sottoveste nera, tutt’intorno ...
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