1. Ancora una notte- Quinta parte


    Data: 27/03/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: alterego, Fonte: RaccontiMilu

    ... calmando e i singhiozzi si stanno diradando, quindi prende coraggio e dice ‘Non lo saprà mai che oggi ha avuto davanti a se la sua mamma’. Era come immaginavo quindi, la commessa di Gucci, Sara, era sua figlia. Una figlia alla quale dovette rinunciare chissà per chi o per cosa, l’uomo al ristorante era un investigatore privato che le ha portato le prove sull’identità della ragazza.
    
    ‘Sapessi quanta voglia ho avuto di abbracciarala e di tenerla stretta al mio seno’ Riprende a piangere, ci sediamo sul letto e le afferro la testa asciugandole le lecrime con i pollici e dandole un bacio sulla fronte ‘Ora calmati’ le chiedoio con voce rassicurante. Mi guarda a lungo fisso negli occhi, le nostre labbra si sfiorano fino a diventare un bacio caldo e sincero. Le bacio il viso e il collo mentre inizia a spogliarsi, poco dopo è sdraiata sul letto sensuale e tremante. Io a spogliarmi ci metto un attimo e mi getto su di lei come un animale sulla preda, la desidero, anzi ora la voglio, la bacio in bocca, sul collo, sui seni che come un affamato vorrei mangiare, quindi con la lingua scendo sull’ombelico che succhio e aspiro ma mi guardo bene dall’arrivare subito al suo ventre, voglio portare il suo desiderio di me al parossismo. Scendo con la lingua percorrendo tutta la lunghezza della gamba, arrivo su uno dei suoi piedini smaltati che che prendo a baciare e a leccare, risalgo lungo ...
    ... l’altra gamba e mi tuffo col viso sulla sua vagina. La bacio come fosse una bocca, vi affondo dentro la lingua, succhio il clitoride e mordo le labbra vogliose. Marta geme e si contorce torturandosi i capezzoli con le dita, scuote nervosamente la testa inarcando la schiena come per offrirsi meglio, poi le sue cosce si stringono sulla mia testa e quattro violenti sussulti mi dicono che ha avuto un primo dirompente orgasmo.
    
    Ma ora la mia eccitazione è all’apice, le apro le gambe e mi affondo su di lei, dentro di lei col mio cazzo durissimo che sprofonda nel suo sesso morbido e caldo ‘Si…si…Davide fammi tua! Fammi tua!’ sussurra Marta travolta dal delirio dei sensi. Spingo il bacino con ritmo lento e forte per penetrarla fino in fondo come se volessi arrivare al suo cuore. Marta fa lo stesso in contro tempo, con i muscoli pelvici della sua vagina che stringono ritmicamente il mio cazzo come in una morsa, siamo due corpi modellati l’uno sull’altro, fusi l’uno per l’altro e catapultati al centro dell’universo. Ora il nostro ritmo aumenta come i nostri respiri e i nostri gemiti, le sue mani affondano le unghie nelle mie natiche, mi tira a se come se temessi che le fuggissi, sentiamo entrambi che l’orgasmo sta arrivando fiero, potente e impetuoso come un purosangue al galoppo e quando ci pervade all’unisono siamo cielo e terra, mare e rocce, rami e radici. Siamo yin e yang.
    
    Continua 
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