1. Io Ludovica


    Data: 19/03/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Sesso di Gruppo Autore: ludlud74, Fonte: RaccontiMilu

    ... verso mezzanotte. In giro,seppur siamo in centro, poca gente, &egrave metà settimana. Abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio sotterraneo distante tre isolati. Seppur sole siamo vestite di tutto punto, io sandalo tacco 12 bianco, un vestito bianco leggero corto che mi fascia il corpo con un generoso decolt&egrave sul davanti, sotto come sempre un perizoma bianco con un cuoricino di brillantini; lei indossa un tubino nero aderente anch’ esso con generosa scollatura, una scarpa decolt&egrave tacco 12 anch’ essa scura. La serata &egrave calda, come al solito ambedue siamo senza reggiseno, nessuna delle due lo ama e poi nonostante l’ età che avanza ed i due figli la natura ci ha donato un seno ancora rigoglioso e sodo, percui perch&egrave no?….poi non si può negare il sottile piacere di essere delle donne di 40anni ammirate dagli uomini presenti.
    
    Durante il tragitto, peraltro obbligato, continuando a parlare tra di noi scherzosamente, ci ritroviamo nel piazzale di fronte alla stazione ferroviaria, che a quell’ ora &egrave poco se non per nulla frequentato, se non dai barboni che cercano riparo alla calura estiva ed un seppur poco comodo giaciglio per la notte. Il percorso diretto attraversava il parco mentre per evitarlo serviva fare un giro molto più lungo che lo costeggiava tutto.
    
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    Che posso dire, &egrave mia sorella maggiore, mi conosce anche meglio di me stessa, sa che ho alcuni nervi scoperti e non manca mai di usarli a suo ...
    ... beneficio quando vuole ottenere qualcosa da me. Ci incamminiamo per il parco, non sono più di duecento o trecento metri…..mi rincuoro pensando che la traversata (tale era per me) finisca in fretta. Arriviamo circa a metà, lei continuava a ridere e scherzare, ma io in quei momenti rispondevo a monosillabi tale era l’ apprensione che mi pervadeva. La calura dell’ aria non aiutava a mitigare l’ odore di sporcizia e di alcool che veniva da quei corpi sdraiati in mezzo a cartoni ed a cenci stracciati e maleodoranti, l’ odore di urina poi era insopportabile. Eravamo proprio in mezzo ai barboni che seppur pochi a me sembravano anche troppi. Mi stupiva Vale, sembrava non dare alcun peso a quella situazione potenzialmente pericolosa.
    
    L mi parte un urlo….
    
    V cerco di scalciare ma lui non molla.
    
    Guardo verso Vale ho praticamente le lacrime agli occhi, lei &egrave in piedi di fronte a me distesa a terra, e non fa nulla, non interviene, non chiama aiuto, non si muove.
    
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    ma lei &egrave impassibile, immobile guardo il suo viso e noto un sorrisetto compiaciuto che mi disarma, sono disperata e disorientata, sento ormai le lacrime che bagnano il mio viso. Il barbone avvicina il piede alla sua bocca ed inizia a leccarlo lascivamente sento la sua lingua ruvida sulla mia pelle, la sua saliva, lo infila in bocca e succhia le dita alternando leccate. Mi giro di scatto vero di lui cercando in un gesto disperato di fargli allentare la presa ed ammollargli un calcione.
    
    L piango ed inveisco ...
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