1. Il sottile richiamo della depravazione


    Data: 14/03/2021, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: Eli, Fonte: RaccontiMilu

    ... vagina come se avesse una mente tutta sua stava ammettendo liquidi e contraendosi con forza. Lei godeva ad essere umiliata? Lei che tutti gli uomini aveva ai suoi piedi si sentiva in mano a questo professore che non la considerava minimamente.
    
    Il tempo passava e Rebecca sentiva la sua eccitazione crescere ad ogni studente che veniva interrogato, le sue amiche dopo aver passato l’esame la guardavano con aria ironica, come si guarda un fallimento seduto su una sedia, questo accresceva ancora di più la sua eccitazione; era in uno stato confusionale, doveva masturbarsi o sarebbe esplosa. Tutte le volte che vedeva l’elegante penna stilografica del professore affondare nel registro e poi sul libretto si leccava le labbra, avrebbe voluto strappagliela dalle mani e masturbarsi freneticamente con le cosce aperte seduta sulla cattedra.
    
    Si riscosse quando Fabrizio, un suo orribile compagno di classe obeso, gli sussurrò all’orecchio: vatti a sciacquare si sente il puzzo di fica da qua.
    
    Avvampò di vergogna, anche il l’ultimo tra gli ultimi si permetteva di canzonarla, lei che ieri era la regina dell’università. Proprio in quel momento si accorse che la sua vagina, impazzita, si stava contraendo in un orgasmo.
    
    Fabrizio la guardò con un ghigno che non fece altro che aumentare la sua eccitazione e si alzò per recarsi a sostenere l’esame. Quella maledetta penna del professore era alzata e sfiorava le sue labbra, lei la avrebbe voluta avere tra le cosce e far vedere al suo ...
    ... professore come sarebbe stata brava.
    
    Fabrizio dal canto suo non si lasciò scappare l’occasione e mentre si alzava fece sentire tutta la sua lurida eccitazione strusciando prima la pancia e poi il suo pisello sul braccio nudo di Rebecca. Ammutolita si lascio trattare come una puttana; quando una mano di Fabrizio , veloce, li strizzò il capezzolo ritto per l’eccitazione non riuscì a trattenere un gemito.
    
    Levi con voce calma ma imperiosa disse: silenzio in classe, tu Fabrizio sbrigati devi sostenere l’esame e lei signorina non le basta essere venuta in ritardo?
    
    Rebecca abbassò gli occhi e cercò di ricomporsi. Mentre la sua fica si contraeva ancora.
    
    Quel bastardo di Fabrizio era preparato e l’esame finì rapidamente con un trenta, in breve si trovò da sola nell’aula. Lei che era venuta vestita come una diva per sedurre il suo professore si trovava adesso costernata, con le gambe strette per mascherare la sua eccitazione e la testa bassa.
    
    Il professor Levi la chiamò e lei come una automa, senza più la sua baldanza si diresse verso la cattedra pronta a sedersi.
    
    Ma prima che lo facesse il professore parlò: signorina non si sieda nemmeno. Rebecca sbarrò gli occhi. Levi continuò: Questo abbigliamento non &egrave degno di un aula universitaria indicando con la penna il tubino di Rebecca. E il suo comportamento tanto meno. Prenda questa penna e questo quaderno e scriva finché non l’avrà compilato completamente ‘non mi vestirò più in una maniera inadatta per attirare le ...